Il Re di Giordania Abdullah II ha annunciato, con un editto reale pubblicato il 10 aprile, la decisione di finanziare il restauro della Tomba di Gesù nella Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme. Lo rende noto l’agenzia di stampa giordana Petra. Dell’iniziativa è stato informato in una lettera il Patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, S. B Kyrios Kyrios Teofilo III.
Il restauro annunciato durante le festività pasquali
Il restauro era stato annunciato due settimane fa dalle tre confessioni cristiane
che condividono la giurisdizione sulla Chiesa del Santo Sepolcro: i greco-ortodossi,
i francescani della Custodia di Terra Santa e gli armeni. Il restauro si è reso necessario
per via del degrado della struttura provocato dall’umidità prodotta dal respiro delle
migliaia di pellegrini e dal fumo delle candele.
Già pronto un progetto di intervento
Esiste già uno studio e un progetto di intervento elaborato dalla National Technical
University di Atene sul quale c’è l’accordo di tutte le parti: i lavori dovrebbero
durare otto mesi e concludersi all’inizio del 2017. Fino a ieri, però, si parlava
di un intervento che sarebbe stato finanziato dalle tre confessioni, da contributi
pubblici erogati dal Governo greco e da benefattori privati.
L’apprezzamento del Patriarca Teofilo III
L’annuncio della Corte hashemita, è stato salutato come un gesto di grande generosità
dal patriarca Teofilo III. “Il ruolo svolto dalla Giordania nella protezione della
presenza dei cristiani in Terra Santa — ha sottolineato il patriarca — è chiaro e
innegabile. Re Abdallah sta guidando gli sforzi di tutti i giordani nel seminare i
semi dell’amore e della fratellanza tra musulmani e cristiani in questa era in cui
guerre settarie stanno bruciando intere nazioni”. (L.Z.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |