Unanime il cordoglio del mondo politico per la morte, ieri mattina, di Gianroberto
Casaleggio, cofondatore del Movimento 5 Stelle, da tempo malato. Il Presidente della
Repubblica, Sergio Mattarella, si è detto "particolarmente colpito dalla prematura
scomparsa” definendo Casaleggio “intellettuale, protagonista politico innovativo e
appassionato". I funerali si celebreranno domani a Milano, alle 11, presso la chiesa
di Santa Maria delle Grazie.
Casaleggio è stato anche fondatore di una società informatica e editoriale. Molti
hanno visto in lui un guru, altri un visionario. Ma quale il modo più giusto per descrivere
la sua personalità e il suo ruolo? Adriana Masotti lo ha chiesto
al politologo Piergiorgio Corbetta, direttore di ricerca dell’Istituto
Cattaneo di Bologna:
R. – Ma, guardi, utilizzando un termine un pochino fuori moda, ma che è tuttora valido anche nel campo della politica, io lo definirei l’“ideologo”: l’ideologo cioè colui che ha dato un fondamento ideologico alla protesta antisistema di Grillo. Si è posto il problema della trasformazione della democrazia ed ha partecipato attivamente alla ricerca di nuove forme di democrazia e cioè la democrazia realizzata mediante la partecipazione individuale. Casaleggio ha avuto una grande intuizione: ha capito o comunque ha ipotizzato – guardando al futuro – che il Web, che Internet avrebbe trasformato la politica. E – questa è la sua grande utopia - ha detto: “Riusciremo attraverso il Web a realizzare la democrazia diretta”. Sogno che da Pericle a Rousseau ha attraversato il pensiero politico, ma non è mai stato messo in atto. Quanto sia riuscito il Movimento 5 Stelle a realizzare questo sogno è molto opinabile e molto discutibile. Hanno messo in moto dei meccanismi e dei tentativi in questa direzione: le varie partecipazioni, le primarie, le parlamentarie …
D. – Fece parlare molto di Casaleggio il video del 21 ottobre del 2008 “Gaia e il futuro della politica”, in cui prefigurava nel 2054 le prime elezioni mondiali in Rete e c’erano tante cose anche un po’ bizzarre…
R. – Ma, guardi, io non darei tanta importanza a quel video, Casaleggio lo ha sempre definito un gioco. Non mi pare una chiave di lettura determinante nella personalità politica e ideologica di Casaleggio.
D. – Casaleggio ha fornito un metodo nuovo alla politica, ma il contenuto?
R. – Sì, lui ha indicato degli strumenti; ma sono degli strumenti che sono già quasi il fine e non soltanto il mezzo. Perché la partecipazione politica, attraverso il Web, non è soltanto un aspetto di forma, ma è un aspetto di sostanza. Quindi Casaleggio ha dato un impulso forte in questa direzione e certamente questo è il contributo più originale. Il problema è che dal punto di vista realizzativo è un processo ancora assolutamente all’inizio e quindi il problema è quello di interrogarci su chi potrà ora aiutare il Movimento a mettersi su questa via con continuità, dopo che è venuto meno l’ispiratore fondamentale.
D. – Calcolando che anche Beppe Grillo sta facendo passi indietro…
R. – Questo è veramente il problema! Un movimento ha bisogno di una leadership. Può fare a meno di questa leadership se si istituzionalizza, se trova cioè delle regole di organizzazione interna: se si trasforma insomma in un vero partito. Questa strada – in verità – è già stata intrapresa dal Movimento, ma questo processo verrà probabilmente ora accelerato. Dopo di ché, se riuscirà il Movimento a trasformarsi in un partito, strutturato, organizzato, oppure se la sua vocazione rimane quella di essere Movimento e quindi di spegnersi, in un certo senso, su questo non abbiamo la più pallida idea…. Dipende anche dall’evoluzione della politica italiana. Quindi diciamo che il futuro è – come sempre – molto difficile da prevedere.
D. – Anche se diventare un partito come gli altri era l’ultimo dei desideri dei grillini all’inizio?
R. – Questo è vero! Tutti i movimenti nascono in questo modo, con una critica feroce all’esistente. Diventare un partito, però, non è detto che significhi diventare un partito come gli altri: possono mantenere degli elementi distintivi e allora, da questo punto di vista, porsi veramente come – fra virgolette un partito nuovo. E questo potrebbe essere una carta importante nelle loro mani.
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