La lotta alla povertà e l’impegno della Chiesa nel sostegno ai più vulnerabili sono stati i temi principali di due incontri distinti avuti dall’arcivescovo di Armagh, mons. Eamon Martin, con i rappresentanti del Partito unionista democratico e con i membri dello Sinn Féin. Ad accompagnare il presule, una delegazione del Niccosa, il Consiglio cattolico nord-irlandese per gli affari sociali, che opera all’interno del Consiglio episcopale Giustizia e pace.
Lotta alla povertà sia priorità del governo
“Chiediamo a tutte le parti politiche – ha riferito il Primate d’Irlanda – di fare
della lotta alla povertà infantile una priorità del programma di governo”. Quindi,
il presule ha evidenziato che “è stato incoraggiante vedere che entrambe le parti
riconoscono il contributo vitale delle Chiese e dei gruppi religiosi all’offerta di
servizi in favore dei più vulnerabili della società”. Di qui, il richiamo alla “necessità
di rispettare il diritto di tali gruppi religiosi a fornire i loro servizi in accordo
con i propri valori etici e religiosi”.
Tutelare la vita dal concepimento alla morte naturale
Altro tema al centro dei due incontri è stato quello della difesa della vita: “Abbiamo
ribadito ad entrambe le parti – ha spiegato Nicola Brady, membro del Niccosa – l’importanza
di supportare in modo consistente la cultura della vita, a partire dalla tutela del
nascituro ed includendo chi ha condizioni di vita limitate”. In quest’ottica, è stata
incoraggiata la costruzione di un hospice perinatale in Irlanda del Nord che possa
offrire “le migliori cure possibili alle madri ed ai nascituri, in caso di gravidanze
difficili”. “Il miglior futuro possibile per l’umanità – ha aggiunto Brady – risiede
nella costruzione di una cultura della vita in cui la dignità di una persona viene
rispettata sempre e non sminuita e distrutta”.
Promuovere inclusione e rispetto per la diversità
Dal suo canto, mons. Dónal McKeown, presidente della Commissione nord-irlandese per
l’educazione cattolica, ha sottolineato l’importanza di tutelare il diritto dei genitori
a scegliere un’educazione religiosa per i loro figli, nell’ottica di “lavorare ad
una società riconciliata, promuovendo l’inclusione ed il rispetto per la diversità”.
(I.P.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |