2016-04-13 14:30:00

Vescovi Filippine: accogliere famiglie in difficoltà con misericordia


I vescovi filippini pubblicheranno al più presto le linee guida sull’esortazione apostolica “Amoris laetitia”, ma intanto invitano tutte le comunità ecclesiali ad accogliere fin da ora le famiglie in difficoltà, con quello spirito di misericordia che è il cuore del documento post-sinodale, perché – affermano - “l’apertura dei del cuore e dello spirito non ha bisogno di leggi e non aspetta indicazioni”.

Non lasciarsi sedurre dalle forzature dei media sull’esortazione
“Quando i nostri fratelli e sorelle, a causa di relazioni, famiglie e vite spezzate,    esitano ad entrare nelle nostre chiese e nelle nostre vite non sapendo se saranno bene accolti, andiamo loro incontro a braccia aperte”, scrivono i presuli in una lettera pastorale diffusa il 10 aprile.  Allo stesso tempo, essi ammoniscono i fedeli a non lasciarsi sedurre dalle forzature dei media secolari che tendono a puntare l’attenzione solo sulle “situazioni difficili”, come quella dei divorziati o delle unioni irregolari, dando l’impressione che Papa Francesco abbia modificato la dottrina.

Nessuna modifica della dottrina cattolica sulla famiglia nell’Amoris laetitia
“Deve essere chiaro – sottolinea la lettera firmata da mons Socrates Villegas,  presidente della Conferenza episcopale filippina (Cbcp) - che il Santo Padre non si allontana assolutamente dall’insegnamento della Chiesa contenuto nei credi, nei documenti conciliari e nel Catechismo della Chiesa cattolica”, anche se “l’esortazione apostolica è comprensibilmente scritta nella consapevolezza delle tante sfide, difficoltà e minacce alle famiglie e dei diversi motivi per cui a volte, purtroppo, le famiglie si disgregano”.

Trasformare le famiglie in luoghi di misericordia
Essa è in questo senso una sfida ai pastori e alle loro comunità a lavorare “per la trasformazione delle famiglie in luoghi di misericordia”.  Una sfida – sottolineano i vescovi filippini – che interpella tutti, il clero come i fedeli: “Le stesse famiglie, nessuno escluso, dovrebbero diventare agenti di trasformazione e di una nuova evangelizzazione per la chiesa domestica”. “Quando le famiglie falliscono – concludono - dobbiamo tutti batterci il petto, perché ogni comunità cattolica, ogni parrocchia, ogni diocesi ha un ruolo per sostenere la coesione, l’amore e la perseveranza di una famiglia”. (A cura di Lisa Zengarini)








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