2016-04-14 13:23:00

Unioni civili in Italia: legge entro aprile?


Ancora in primo piano il disegno di legge sulle unioni civili. Ieri il premier Renzi si è detto fiducioso che  la legge, ora allo studio della Commissione Giustizia della Camera, sarà approvata entro aprile. Sul provvedimento sono arrivate negli ultimi giorni le osservazioni del Comitato per la Legislazione di Montecitorio. Intanto i diritti civili e la tutela della famiglia naturale tiene banco anche nel dibattito politico in vista delle prossime elezioni amministrative. Paolo Ondarza:

Renzi assicura “firmeremo le unioni civili entro aprile”. Monica Cirinnà loda la rapidità con cui la Commissione Giustizia della Camera sta esaminando il testo e critica l’ostruzionismo dell’opposizione, ma la parlamentare di Idea, Eugenia Roccella, denuncia la chiusura della maggioranza a qualsiasi tentativo ragionevole di modifica della legge. In questi giorni sul tavolo della Commissione Giustizia della Camera sono arrivate le 8 pagine dell’esame del Comitato per la legislazione con rilevi e suggerimenti. “Non si tratta di un parere di parte e va quindi tenuto in considerazione” spiega il giurista Mauro Ronco, presidente del Centro studi Livatino:

R. – Il Comitato per la legislazione della Camera è un organismo interno alla Camera e quindi non ha alcuna valenza di carattere ideologico o politico: è soltanto rivolto a far sì che la legislazione sia coerente, sia comprensibile e non dia luogo a contrasti di carattere interpretativo, che ne annullino l’efficacia.

D. – I rilievi segnalati sono significativi?

R. – I rilievi sono molto significativi e in particolare quattro principali rilievi. Il primo, sul piano della gestione sulle fonti del diritto: c’è una gestione delle fonti del diritto nei rapporti tra le fonti primarie e le fonti secondarie che crea dei problemi assolutamente insuperabili, che possono dar luogo evidentemente a delle questioni di interpretazione non comprensibili all’operatore comune, ma soltanto alle Alte Corti che dovranno risolvere poi i problemi in via definitiva. Il secondo grande rilievo è quello relativo alla tecnica normativa e alla formulazione delle parole: ci sono profili di incomprensione. Il terzo rilievo è relativo al piano del coordinamento con altri testi di legge o di regolamento: ci sono cioè dei rinvii fatti ad altre norme e non si comprendono bene e quindi il rinvio è parziale, limitato e non è complessivo agli altri settori dell’ordinamento. Infine sono poco rigorose le determinazioni del termine della delega governativa.

D.  E’ verosimile pensare che questi rilievi saranno esaminati - e quindi osservati - entro la fine di aprile, così come ha promesso il presidente del Consiglio Renzi?

R. – Io non credo! Se fossi io, che sono un giurista – diciamo così - di medio livello, insieme con altri cinque giuristi di alto livello, penso che avremmo bisogno quantomeno di una decina di giorni per lavorarci sopra e poi per trasformare questi dati all’attenzione del Parlamento. Mi sembra difficile che una Commissione Giustizia, che è composta di molte persone, non tutte giuridicamente preparate, possa svolgere questo compito.

D. – Quindi, come Centro Studi Livatino, vi sentite di elevare questo appello ad un esame attento rispetto a questi rilievi…

R. – Esattamente! Questo era il senso. Noi ribadiamo che ci teniamo molto alla nostra opposizione di principio, perché questo non sembri un nostro atteggiamento volto a dire: “Se si correggono queste cose, tutto sommato sarà meglio”. Se si correggono queste cose naturalmente avremo una normativa più applicabile; se non si correggono avremo una normativa che darà luogo a problemi indefinitamente lunghi e complessi di interpretazione.

Intanto in vista delle prossime amministrative Pro Vita onlus lancia un’iniziativa trasversale che premierà i candidati sindaci che sottoscriveranno il Patto per la famiglia naturale. Il presidente Toni Brandi:

R. – Noi chiederemo a tutti i sindaci di tutte le 27 città in cui avranno luogo le elezioni ed anche a tutti i candidati consiglieri comunali dei capoluoghi di Regione di sottoscrivere questo Patto che si riferisce all’art.29-30-31 della Costituzione. Elenca una serie di iniziative concrete di aiuto alle famiglie: minore pressione fiscale; bonus bebè; “mutuo dell’amore”, che significa che chi si sposa riceve un prestito e solo in caso di divorzio o separazione lo deve restituire. I candidati potranno utilizzare un nostro bollino per fare una promozione per la loro campagna elettorale e quelli che saranno eletti, saranno sostenuti da noi nell'attuazione di questi impegni, che loro avevano controfirmato.








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