2016-04-14 14:05:00

Vescovi filippini: preghiera contro la siccità nel Paese


Una “oratio imperata” per invocare la pioggia verrà recitata in tutte le chiese delle Filippine. Lo hanno deciso i vescovi del Paese asiatico per rispondere alla devastante siccità inasprita da El Niño che sta mettendo in ginocchio l’agricoltura in diverse parti del Paese, con gravi conseguenze sociali. Tra le aree più colpite l’isola meridionale di Mindanao, non a caso teatro in queste settimane delle proteste dei contadini per l’inazione delle autorità, sfociate il 1° aprile nella dura repressione della polizia a Kidapawan, nella provincia di Cotabato.

Avere fede nella forza della preghiera
La Conferenza episcopale (Cbcp) ha pertanto diffuso oggi il testo di una preghiera speciale per la pioggia che sarà distribuita nelle diocesi filippine e sarà recitata dai fedeli in tutte le comunità. “Con questa iniziativa - spiega padre Jerome Secillano dell’ufficio per gli affari pubblici della Cbcp - riconosciamo che la capacità dell’uomo potrebbe non essere sufficiente per allontanare questi problemi e di conseguenza invochiamo il potere che Dio ha su tutto il Creato”. Da parte sua, il presidente dei vescovi, mons. Socrates B. Villegas esorta tutti ad avere “fede nella forza della preghiera”.

Il testo  dell’oratio imperata
“Signore misericordioso – recita il testo – uniti come Tuoi figli, veniamo a Te, supplicandoti: bagnaci con la pioggia, procuraci l’acqua di cui abbiamo bisogno. Padre, i Tuoi figli implorano di sopravvivere, ascoltaci, vogliamo vivere. La siccità prolungata ci sta privando dei frutti del nostro duro lavoro, la scarsità di acqua significa fame e sete per la maggior parte di noi. El Niño continua a minacciare i nostri rapporti quindi, Signore, ti imploriamo di porre fine a questo fenomeno”.

Con la siccità, più povertà e rischio di maggiori conflitti sociali
Secondo il centro nazionale filippino di meteorologia, in 23 delle 27 province di Mindanao le precipitazioni degli ultimi mesi sono molto inferiori alla media stagionale e almeno altre 12 province nel centro e nord del Paese sono minacciate dalla scarsità di piogge. All’inizio di marzo, le Nazioni Unite avevano messo in guardia le autorità filippine sulla siccità che El Niño avrebbe aggravato. L’Onu ha detto che il fenomeno avrebbe potuto causare “carenza di cibo, conflitti armati e diffusione di malattie nelle zone più colpite nell’isola meridionale di Mindanao”. Previsioni confermate da quanto sta accadendo in queste settimane. La Banca Mondiale ha poi avvertito sull’impatto negativo del Niño sui prezzi dei prodotti alimentari e quindi sulle fasce più povere della popolazione. (A cura di Lisa Zengarini)








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