Partecipazione e condivisione. Gestire la comunicazione della Chiesa in un contesto digitale. È questo il tema del prossimo Seminario Professionale sugli Uffici di Comunicazione della Chiesa, organizzato dalla Facoltà di Comunicazione della Pontificia Università della Santa Croce. Giunto alla decima edizione, l’evento si svolgerà dal 26 al 28 aprile a Roma e prevede la partecipazione di circa 350 professionisti provenienti da trenta Paesi, la maggior parte dei quali direttori di comunicazione di Conferenze episcopali, diocesi e altre istituzioni ecclesiali.
Cercare risposte che aiutino la Chiesa a comunicare nel contesto digitale
Il titolo di questa edizione fa riferimento al nuovo contesto comunicativo: “lo sviluppo
tecnologico degli ultimi anni, e in particolare l'universalizzazione dei social
media – spiegano dal comitato organizzatore – ha creato un contesto comunicativo
dove le relazioni si moltiplicano, i tempi di diffusione si accelerano e quelli della
riflessione e della risposta si accorciano”. Lo scopo dell’edizione di quest’anno,
rileva un comunicato dell’ateneo pontificio, è proprio quello di cercare risposte
che aiutino i comunicatori della Chiesa a sfruttare gli aspetti positivi e limitare
i rischi legati al nuovo scenario della comunicazione pubblica. Oltre all'aggiornamento
sulle nuove tendenze e sulle modalità di funzionamento degli uffici di comunicazione
della Chiesa, il seminario si pone come un’occasione di scambio di esperienze tra
i professionisti da Paesi e culture diverse.
Oltre alle relazioni, 5 panel e 5 workshop
Il programma prevede, oltre alle relazioni principali, 5 panel e 5 workshop distribuiti
lungo le tre giornate dei lavori, così come la presentazione di Comunicazioni ed esperienze
da parte dei partecipanti e diversi dibattiti con i relatori. Attesa, dall'Università
di Kansas (Stati Uniti), la partecipazione del professor Charles Marsh, che terrà
la relazione Il nuovo ruolo dei comunicatori: da diffusori di contenuti a propulsori
di cultura. Il teologo carmelitano Antonio Maria Sicari parlerà invece de La
forza comunicativa della misericordia, mentre Daniele Chieffi, responsabile Media
Relations di ENI, interverrà su Social media policies: principi e tendenze.
Tra i panel, Chiesa e comunicazione: cosa imparare dai cristiani in ambienti
difficili, con il vescovo di Gbarnga (Liberia), Anthony Fallah Borwah, l'amministratore
apostolico di Estonia, Philippe Jourdan, e l'Ausiliare di Baghdad (Iraq), Basilio
Yaldo; uno su Big data e Comunicazione istituzionale, con Alessandro Chessa
(IMT, Lucca) e Marc Argemí (Sibilare, Barcellona); alcune esperienze di gestione dell'identità
digitale e una tavola rotonda con giornalisti che si occupano di informazione religiosa.
Previsto incontro con mons. Viganò sulle sfide comunicative della Chiesa
I workshop verteranno invece su esperienze di alcuni portavoce di conferenze episcopali
e direttori di comunicazione, come Ivan Maffeis (Italia), Rafael Medeiros (Brasile),
Margaret Doherty (Regno Unito) e Marion Mulhall (Irlanda); sulla comunicazione di
eventi religiosi nell'era digitale, come la recente Beatificazione di Oscar Romero;
su esperienze di comunicazione nei viaggi con il Papa; e su come generare una voce
autorevole nelle reti sociali, con Eduardo Arriagada (Università Cattolica di Santiago
del Cile) e Daniele Bellasio (caporedattore de Il Sole 24 Ore). Il programma include
anche un workshop rivolto a responsabili di televisioni cattoliche. Mercoledì 27 aprile
è inoltre previsto un incontro con il nuovo prefetto della Segreteria per la Comunicazione,
mons. Dario Edoardo Viganò, che illustrerà le nuove sfide comunicative della Chiesa.
(A.G.)
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