2016-04-23 14:30:00

Il commento di don Gianvito Sanfilippo al Vangelo della Domenica


Nella quinta Domenica di Pasqua, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù nell’Ultima Cena, una volta uscito Giuda, dice agli apostoli:

“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri. Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli: se avete amore gli uni per gli altri". 

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della Diocesi di Roma:

“Vi do un comandamento nuovo: che vi amiate gli uni gli altri come io ho amato voi. Da questo tutti sapranno che siete miei discepoli”. La creazione è rinnovata da Cristo  e le relazioni tra le persone ricevono da Lui una trasformazione  rivoluzionaria: Egli, infatti, ci ama riconoscendo la nostra dignità infinita, anche nel peccato e nella disobbedienza, ci ama sempre così come siamo, nel bene e nel male, rispettando la nostra libertà.  L’uomo vale più della Legge, del sabato, degli animali,  rivela il Vangelo, perché è a immagine e somiglianza di Dio ed è chiamato a divenire per sempre dimora del Suo Spirito. Ecco il dono che ci viene promesso: l’inabitazione divina che cambia il nostro modo di amare, che ci permette di perdonarci vicendevolmente,  portando i pesi gli uni degli altri, di accoglierci, anche nell’errore, nel rispetto della libertà di ognuno. È questa la vita che fa nuove tutte le cose, una comunità cristiana è tale quando appare questo nuovo modo di essere. Il prossimo viene amato anche quando si fa nemico, questo è l’annuncio fatto carne che attrae a Cristo ogni uomo, è la luce che riverbera ovunque portando la salvezza. Le tribolazioni di chi sa aspettare la crescita altrui nel bene aprono le porte del Regno dei cieli.








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