Continua a salire il bilancio delle vittime del terremoto che poco più di una settimana fa ha colpito l’Ecuador: oltre 710 tra morti e dispersi. Tra i 16.600 feriti, alcuni sono ancora in gravi condizioni. Il bilancio è sempre più grave. Lo ha riferito il Segretariato Nazionale per la Gestione del Rischio. Il Governo ha dichiarato lo stato di emergenza in 6 province: Esmeraldas, Manabí, Santa Elena, Guayas, Santo Domingo e Los Ríos. Mancano acqua, cibo e beni di prima necessità.
Alto il tasso di mortalità delle persone disabili
Nelle emergenze, il tasso di mortalità delle persone con disabilità è doppio rispetto
al resto della popolazione. Le ragioni vanno ricercate nella difficoltà o impossibilità
di accedere agli avvisi di emergenza, ai rifugi, nella perdita o il danneggiamento
degli ausili che permettono loro di muoversi (come bastoni, carrozzine ecc...), nell’aumentata
difficoltà di accedere agli aiuti umanitari di base. Tra le iniziative a favore dei
più vulnerabili colpiti da questa calamità, la onlus Cbm Italia che si è attivata
in collaborazione con i suoi partner locali.
Disabili, anziani e categorie vulnerabili ricevono beni di prima necessità
Dal giorno del terremoto gli operatori di Cbm sono al lavoro per far sì che le persone
con disabilità e le loro famiglie, ma anche le persone anziane e le altre categorie
vulnerabili, ricevano acqua, cibo, medicine, riparo e ausili motori. “In particolare
nella provincia di Esmeraldas il nostro partner Ovci Nostra Famiglia, che lavora a
stretto contatto con il Governo, si occupa di produrre e importare dispositivi e ausili
motori, come sedie a rotelle e stampelle. In queste ore gli operatori sono al lavoro
per distribuire acqua, cibo e kit di prima necessità”, si legge nel comunicato inviato
all’agenzia Fides da Cbm. (A.P.)
All the contents on this site are copyrighted ©. |