2016-04-26 14:37:00

Medicina rigenerativa: specialisti in Vaticano dal 28 aprile


“Il progresso della medicina rigenerativa e il suo impatto culturale": è questo il tema della terza Conferenza internazionale in programma in Vaticano dal 28 al 30 aprile prossimi. L’approccio sarà interdisciplinare: l’obiettivo è far dialogare senza pregiudizi sulla ricerca cellullare, medicina, tecnologia, fede e cultura per rispondere al meglio alle esigenze di cura e di speranza dei malati. Il focus principale sarà la cura delle malattie rare. L’organizzazione è affidata al Pontificio Consiglio della Cultura e a diversi partner, tra cui la Fondazione "Stem for life". Venerdì prossimo, il programma prevede l’incontro del Papa con i partecipanti. Il servizio di Gabriella Ceraso:

La soglia, l'ambito, entro il quale si muove il convegno in Vaticano è il dialogo portato avanti tra scienza e fede e ormai giunto a due consapevolezze, ha sottolineato il cardinale Gianfranco Ravasi presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, e cioè che la conoscenza umana non si esaurisce nella mera conoscenza scientifica e che per spiegare la creatura umana occorre anche il contributo di psicologia, filosofia e spiritualità:

“Questo incontro diventa veramente un invito a ricordare che la medicina non è solo - nonostante il titolo - una questione cellulare, biologica: è una questione culturale, antropologica”.

L’assetto sarà dunque dialogico, la tematica scientifica: al centro le malattie rare, ben 6.000 nel mondo, e le condizioni debilitanti dei pazienti che ne soffrono, circa 300 milioni, con le loro famiglie. "Un’emergenza globale" che non ha la giusta attenzione, dice don Tomasz Trafny, direttore del Dipartimento scienza e fede del Pontificio Consiglio per la Cultura. Noi, ha sottolineato, "vogliamo mostrare i progressi della ricerca e dare un messaggio di speranza proprio in quell’ambito di ricerca eticamente accettabile e consono ai nostri valori":

"Noi ci impegniamo per presentare ciò che è accessibile: un orizzonte di ricerca che riguardi le malattie oncologiche, diabete, alcune terapie cellulari, per far vedere che la scienza veramente progredisce in maniera significativa. Moltissimi relatori vogliono dialogare tra di loro, per trovare le migliori soluzioni possibili, ma tutto ciò nella cornice della ricerca adeguata agli standard della nostra etica, della nostra sensibilità e alti valori. C’è  un numero enorme di ricerche, di protocolli di ricerca - decine di migliaia - che non suscitano alcun problema etico o morale e che possono essere applicate nelle strutture ospedaliere o nei percorsi di cura, senza alcun problema".

Ma "nel convegno", ha aggiunto don Tomasz Trafny, "vogliamo anche sfidare visioni scientifiche che non corrispondono al perimetro del nostro codice etico, senza polemiche o posizioni apodittiche":

"Ci si aspetta molto di più dalla ricerca fatta sulle cellule staminali adulte, perché ci sono moltissimi trial clinici e moltissime applicazioni che sono state sviluppate rispetto a quelle embrionali. Quindi, il nostro obiettivo non è polemizzare, ma è il dialogo e un messaggio di speranza per individuare i punti forti”.

Dunque, "empatia" prima parola chiave del Convegno, secondo gli organizzatori, insieme con il potenziamento della ricerca e con la garanzia dell'accessibilità alle cure, per non lasciare nessuno senza speranza. A questo proposito, sono enormi negli ultimi anni i progressi registrati nella cura cellulare dei tumori e delle malattie rare, ha spiegato la dottoressa Robin Smith, presidente della Fondazione "The Stem for Life":

"It’s to foster dialogue between science and faith…
Siamo qui per promuovere il dialogo tra scienza e fede e aiutare la gente a comprendere i progressi della medicina che fa uso di cellule del proprio corpo… Immaginatevi se, invece di trattare i sintomi, fossimo capaci di aiutare il corpo a combattere queste malattie e curarle…Ci sono oltre 30 mila test clinici in corso, trattati con la terapia delle cellule. Stiamo imparando a raccogliere tutte le informazioni sui genomi, tutti i dati personali, i monitoraggi della salute delle persone fatto lungo gli anni… Ecco, quando avremo raccolto tutte le informazioni, potremo determinare quali sotto-ceppi di malattie ci sono e quale sia il modo migliore di trattarli. Adesso c’è grande interesse per l’immuno-oncologia: cioè, rigenerare il sistema immunitario, mettendolo in condizione di aggredire le cellule che potrebbero essere cancerogene, un settore questo di grande interesse".

Il programma dei tre giorni di lavoro prevede come tematiche generali: la speranza dei nostri figli, le scoperte cellulari e tecnologiche nella cura del cancro, le frontiere cellulari tra ricerca, regolamenti e finanziamenti.








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