2016-04-30 09:16:00

Il commento di don Gianvito Sanfilippo al Vangelo della Domenica


Nella sesta Domenica di Pasqua, la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù dice ai suoi discepoli: 

“Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui … il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto”. 

Su questo brano evangelico, ascoltiamo il commento di don Gianvito Sanfilippo, presbitero della Diocesi di Roma:

Dio non si manifesta a tutti allo stesso modo, Egli si rivela gradualmente secondo le tappe del nostro cammino spirituale, ma soprattutto rispettando le nostre scelte libere. La sua Parola è determinante nella nostra relazione con Lui. Il Padre e il Figlio, infatti, si fanno presenti nel dono dello Spirito Santo nella misura della nostra obbedienza alla Parola che riflette la Volontà di Dio per noi, anche attraverso il Magistero e la Tradizione viva della Chiesa. Questa adesione al suo Volere è la misura del nostro amore al Signore, in essa sperimentiamo la dolcezza del Maestro interiore che ci guida alla verità tutta intera ricordandoci le gesta e le consegne del Salvatore, da essa proviene quella Pace che il mondo non conosce e quindi non può dare. È la Pace di Cristo, che non è assenza di guerre e divisioni, essa splende in ogni conflitto mediante il perdono gratuito, con l’amore al nemico, proprio di chi vince il male con il bene. Cerchiamo con zelo, allora, ciò che Gli è gradito, nelle Scritture, nella catechesi, apriamoci a quei carismi che il Paraclito suscita per rinnovare la Chiesa nelle grandi sfide che essa affronta nelle epoche più impegnative della sua storia.








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