“Come Maria, siamo testimoni della misericordia divina”: questo il tema scelto dalla Conferenza episcopale del Senegal per il tradizionale pellegrinaggio al Santuario mariano di Popenguine. L’evento si terrà dal 14 al 16 maggio prossimi e sarà concluso da una Messa solenne presieduta da mons. Jean Noël Diouf, vescovo di Tambacounda.
Pellegrinaggio, segno peculiare del Giubileo
Il tema scelto, informa una nota, si iscrive naturalmente
nell’ambito del Giubileo straordinario della misericordia indetto da Papa Francesco
ed in corso fino al 20 novembre. Ed in effetti, come scritto dal Pontefice nella “Misericordiae
Vultus”, la bolla di indizione dell’Anno Santo, ”il pellegrinaggio è un segno peculiare
nell’Anno Santo, perché è icona del cammino che ogni persona compie nella sua esistenza.
La vita è un pellegrinaggio e l’essere umano è viator, un pellegrino che percorre
una strada fino alla meta agognata”.
Attesi fedeli anche da Gambia, Guinea Bissau, Mali e Mauritania
In quest’ottica, dunque - prosegue la nota - “i fedeli
cattolici del Senegal, in comunione con quelli di Gambia, Guinea Bissau, Mali e Mauritania,
si metteranno in cammino per raggiungere l’insostituibile scuola della Vergine Maria,
Madre di Misericordia”, così da “ispirarsi al suo esempio per essere veri testimoni
della Divina Misericordia nei rispettivi Paesi ed in tutto il mondo”.
Iniziativa antichissima, istituita nel 1888
Da ricordare che il pellegrinaggio mariano a Popenguine
ha origini antichissime: è stato istituito, infatti, nel 1888, su iniziativa di mons.
Mathurin Picarda, all’epoca vicario apostolico di Senegambia. In origine, l’iniziativa
mirava ad essere un segno di omaggio a Notre Dame de la Délivrance, particolarmente
venerata a Caen, in Francia, diocesi natia di mons. Picarda. Ma oggi l’evento rappresenta
anche un importante momento di dialogo interreligioso, poiché ad esso partecipano
anche molti musulmani. (I.P.)
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