2016-05-02 08:09:00

Nigeria: auto del card. Onaiyekan attaccata da uomini armati


La stampa nigeriana offre notizie più particolari sull'attacco contro l'arcivescovo metropolita di Abuja, avvenuto venerdì scorso, quando un gruppo di uomini armati ha attaccato l'automobile in cui viaggiava il card. John Onaiyekan lungo la strada Benin-Ekpoma nello Stato di Edo. Secondo molti testimoni - riferisce il Sismografo - i probabili autori dell'azione sarebbero predoni Fulani.

Le drammatiche fasi dell'attacco nel racconto dell'autista
Secondo il racconto dell'autista del porporato, Segun, mentre rientravano da località Benin, verso le 5 del pomeriggio di venerdì scorso, dove il porporato si era recato per celebrare il decimo anniversario della consacrazione e insediamento di mons. Agostino Akubueze, nel momento in cui la loro auto ha rallentato per evitare una buca sulla strada, ha visto uscire da una piantagione di palme tre uomini armati che si sono messi a sparare contro di loro. "Ho guardato davanti a me e ho visto che due di loro sparavano da una certa distanza contro la macchina e un altro sparava da dietro. Sono stato costretto a fare retromarcia violentemente evitando altre macchine che facevano il nostro medesimo percorso. Solo dopo aver visto fuggire gli assalitori siamo scesi dalle macchine e abbiamo capito quanto era accaduto. E' stato allora che ci siamo resi conto che i proiettili avevano frantumato il vetro di un finestrino del passeggero, a sinistra, lasciando anche diversi fori sulla portiera. Grazie a Dio, sia il cardinale che io siamo usciti illesi”.

Appello al Presidente della Nigeria per la sicurezza nel Paese
Mons. Agostino Akubueze, vescovo di Benin e mons. Donato Ogun, vescovo cattolico di Uromi, oltre a confermare il racconto dell'autista e di altri testimoni, si sono subito appellati al Presidente della Repubblica e hanno chiesto più misure di sicurezza per gli abitanti dello stato di Edo anche perché nelle ultime settimane è cresciuto il numero di simili atti. Mons. Akubueze ha sottolineato che fa parte dei doveri del governo garantire alla popolazione serenità e tranquillità. "Quello che stiamo chiedendo non è troppo. Se non c'è sicurezza per le vite e per i beni, non sarà possibile nessun investimento o sviluppo”. Mons. Ogun, da parte sua, ha dichiarato: "Cosa sarebbe successo se questi uomini armati fossero riusciti nella loro opera di morte? Sarebbe stato un fatto molto grave, triste e sconvolgente".

Nessuna dichiarazione del porporato 
Dal canto suo il card. Onaiyekan non ha voluto rilasciare nessuna dichiarazione sull'attacco. Persone a lui vicine confermano che ha ricevuto subito la solidarietà delle autorità del Paese, dei suoi confratelli nell'episcopato, del clero e dei fedeli. (A cura di Luis Badilla)








All the contents on this site are copyrighted ©.