2016-05-03 14:41:00

Ccee: incoraggiati dal Papa ad affrontare sfide per l’Europa


All’indomani dell’incontro con Papa Francesco, i membri della presidenza della Ccee, il Consiglio delle Conferenze Episcopali Europee, hanno tenuto una conferenza alla Sala Marconi della Radio Vaticana. Tra i relatori il presidente dell’organismo, il card. Péter Erdő, e i due vicepresidenti il card. Angelo Bagnasco e mons. Angelo Massafra, arcivescovo di Scutari. Il servizio di Alessandro Gisotti:

Il Papa incoraggia i vescovi europei ad affrontare le grandi sfide che oggi sono sempre più urgenti per il Vecchio Continente. E’ quanto affermato dall’arcivescovo di Budapest, il card. Péter Erdő, che – parlando alla Sala Marconi della Radio Vaticana – ha condiviso i sentimenti vissuti nell’udienza con Francesco:

R. - Il Santo Padre ci ha incoraggiati ed ha parlato anche delle sue preoccupazioni riguardo all’Europa. Ci ha incoraggiato, perché l’Europa deve ritrovare le sue radici cristiane. La nostra missione è quella di non far dimenticare queste verità, perché il cristianesimo è una forza vitale ed è di questo continente il denominatore comune delle culture dei singoli popoli.

I popoli europei devono riconciliarsi, ha aggiunto il porporato ungherese. E a proposito delle sfide per l’Europa ha affermato che vanno trovate risposte cristiane ai problemi. Dal canto suo, l’arcivescovo di Genova, il card. Angelo Bagnasco ha parlato dell’importanza della formazione delle coscienze personali e comunitarie. Qualcosa che diventa particolarmente urgente davanti al movimento imponente di migranti e, parlando dell’integrazione degli immigrati, ha osservato che bisogna passare da un modello di multiculturalità ad uno di interculturalità:

E’ necessario aiutare l’uomo europeo a vivere insieme: perché se non lo sanno fare gli uomini, tantomeno lo sapranno fare gli Stati. E lo si vede… Vivere insieme non in modo funzionale, ma perché è questa la sua profonda natura, la sua verità più vera. Vivere insieme, perché l’uomo è relazione e tagliandosi dalle relazioni, si taglia si se stesso.

Il presidente della Cei ha evidenziato che le Chiese in Europa stanno facendo tutto il possibile per dare accoglienza ai migranti, proprio come esortato da Papa Francesco. Quindi, ha messo in guardia da quelle lobby che in forza di interessi economici stanno cercando di destrutturare l’uomo per poi manipolarlo più facilmente. Ancora, il card. Bagnasco - rispondendo alle domande dei giornalisti - ha detto che il referendum sull’eventuale uscita del Regno Unito dall’Unione Europea è segno di un forte disagio verso le istituzioni europee che richiede un serio esame di coscienza:

Evidentemente si esprime un disagio. Qualunque sarà il risultato su cui noi adesso non dobbiamo esprimerci, ma c’è un disagio oggettivo che dovrebbe far riflettere, che deve far riflettere seriamente gli organismi europei.

A margine della conferenza, il card. Bagnasco ha quindi affermato che erigendo muri e lager, l’Europa non vuole bene a se stessa. E a proposito delle unioni civili in Italia ha detto che la Chiesa è favorevole a che siano riconosciuti “i diritti individuali che ognuno legittimamente rivendica” ma non condivide che le “unioni civili siano equiparate ai matrimoni” come avviene con la legge Cirinnà. Dal canto suo, l’arcivescovo di Scutari, mons. Angelo Massafra ha parlato della gioia della Chiesa e della popolazione albanese per la Beatificazione dei 38 martiri del regime comunista, il cui decreto è stato firmato da Papa Francesco nei giorni scorsi, e per la Canonizzazione di Madre Teresa, figlia della terra d’Albania.








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