2016-05-03 15:21:00

Urgenti aiuti umanitari per il Venezuela


Venezuela, Maduro: situazione economica difficile

Il presidente Nicolas Maduro riconosce la "difficile situazione" del Paese. I prodotti alimentari e sanitari non si trovano. L'inflazione è ai massimi. Il crollo del prezzo del petrolio ha causato la perdita del 60% delle entrate in dollari. L'opposione al governo Maduro, che nel dicembre scorso ha vinto le elezioni legislative, ha promosso una raccolta di firme per indire un referendum popolare che punta alla rimozione del presidente Maduro. Con noi, Mercedes Vasquez, tra i coordinatori di 'Voluntad Popolare' per l'Italia.

La mediazione della Chiesa

Il cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, commentando una lettera riservata inviata da Papa Francesco al presidente Maduro, sottolinea come la situazione venezuelana sia preoccupante"  Il Papa, "considerando che ci sono tante richieste per facilitare questo incontro tra governo e oopposizione, ha ritenuto suo dovere aiutare in questo senso".  "Fondamentalmente, ha sottolinerato, il contenuto e' quello di mettersi insieme e di dare una risposta ai problemi reali e gravi che affliggono il paese", ha aggiunto Parolin, sottolineando che questa "e' l'unica maniera per risolvere il problema: trovarsi insieme e parlarsi con disponibilita'"

Aiuti umanitari

A Roma, in Italia ed Europa sono molte le realtà italo-venezuelane che stanno raccogliendo aiuti per la popolazione del Venezuela, in particolare medicinali e generi alimentari per bambini e non deperibili. Aiuti umanitari che, via Miami, dagli Stati Uniti, raggiungono Fondazioni umanitarie, orfanatrofi, case di cura, ospedali civili e religiosi, comunità locali. E' il programma di 'Ayuda Humanitaria para Venezuela'. Chi volesse contribuire può rivolgersi a Edoardo Leombruni, presidente delle Associazioni latinoamericane in Italia e coordinatore dei programmi di aiuto per il Venezuela telefonando al numero pubblico 3478646666. Con noi, Luisa Ceccarelli, coordinatrice del centro di raccolta di ROma.

La situazione geopolitica

"All'interno del governo attuale è in corso una lotta di potere tra il presidente e il suo gruppo contro i presidenti regionali che non vogliono andare a nuove elezioni che temono di perdere come le parlamentari nel dicembre scorso". "Ho l' impressione, spiega Alessandro Politi, esperto di America Latina e direttore della Fondazione del Collegio di Difesa della Nato con sede a Roma, che gli Usa non abbiano interesse a destituire con un colpo di stato il governo Maduro. Anzi ci sono stati contatti tra i due governi perchè gli Stati Uniti sono preoccupati di un collasso della situazione in Venezuela. Il rapporto tra i due Paesi passa per le forniture petrolifere e in sostanza i due governi non hanno mai avuto seri attriti". "Il cambiamento in Venezuela può avvenire grazie a dei facilitatori, a potenze come Usa e Cina volessero aiutare una transizione meno complicata. Ma in sostanza il cambiamento è nelle mani del popolo venezuelano". "Prima la ricchezza era concentarta nelle mani di pochi e Chavez aveva pensato di redistruibuire la ricchezza petrolifera. Ma il piano è naufragato per storie di corruzione. Questa combinazione, petrolio e corruzione ha creato la debolezza di oggi aggravata dal crollo dei prezzi. Ci sono una serie di cartelli che gestiscono il Paese, mentre dal confine con la Colombia entra cocaina. Poi cambi differenziati, contrabbando, borsa nera e crimine organizzato hanno reso la situazione difficilissima". 








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