2016-05-05 15:01:00

Bambini, lo scandalo di quelli fantasma che scuote il mondo


Bambini senza nome, fantasma. Piccole creature ‘invisibili’ mai registrate all’anagrafe delle quali nessuno conosce l’esistenza. Tecnicamente bambini mai nati molto spesso vittime di turpi giri di pedofilia, commercio d’organi, schiavitù, manovalanza militare e terroristica.

Andrea Iacomini portavoce di Unicef Italia snocciola cifre terrificanti: “Questi  poveri ‘fantasmi’ nel mondo sono almeno 230 milioni: la metà vive in Asia, la restante negli altri paesi. Se non si interverrà con politiche adeguate c’è il rischio che il numero possa raddoppiare nel giro di pochi anni”.

In Africa, un altro dei continenti più colpiti, la Comunità di Sant’Egidio è intervenuta con un progetto mirato partito nove anni fa dal Burkina Faso e rapidamente attecchito anche in Mozambico e Malawi. “L’acronimo inglese di questa avventura è B.R.A.V.O Birth Registration for All Versus Oblivion – racconta Mira Gianturco, una degli organizzatori- e ha come obiettivo quello di collaborare con i governi locali affinché si semplifichino le condizioni per le mamme di poter registrare al più presto i propri figli.  Molto spesso a pesare sono l’estrema lontananza dai centri urbani, la povertà, l’ignoranza. Pensate,  in molti casi abbiamo istituito degli uffici anagrafe volanti nei centri maternità: una donna che partorisce o viene a vaccinare il proprio neonato può subito ricevere l’atto di nascita”. Nel solo Burkina, la campagna Bravo ha fatto emergere dal limbo del nulla oltre 3 milioni di bambini. Ha cambiato il loro destino: senza questo atto semplice ma fondamentale non avrebbero potuto né studiare né lavorare. Forse sarebbero finiti nella rete degli schiavisti del terzo millennio.








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