“In termini economici, il contributo della Chiesa alla società nella sua complessa e diversificata attività, presuppone un risparmio di migliaia di decine di euro per le casse pubbliche”. Questa affermazione è la premessa iniziale del rapporto presentato, ieri, dalla Conferenza episcopale spagnola sull’impatto socioeconomico dell’attività culturale della Chiesa cattolica in Spagna. Lo studio è stato realizzato nell’ambito della Relazione annuale delle attività della Chiesa, che raccoglie i dati statistici delle 69 diocesi del Paese e dell’ordinariato militare.
Il patrimonio della Chiesa è ricchezza e valori per la società
Lo studio è stato presentato in conferenza stampa insieme ad un video che illustra
il grande lavoro che svolge la Chiesa nell’ambito culturale e come le risorse ottenute
dalle donazioni dei contribuenti sono utilizzate per contribuire al mantenimento,
alla riabilitazione, alla conservazione e alla valorizzazione di questo patrimonio
in termini nettamente economici. I beni immobili d’interesse culturale che appartengono
alla Chiesa sono 3.168. Di questi 78 sono cattedrali e 3.072 sono altri beni d’interesse
culturale. Tra questi 18 sono stati dichiarati Patrimonio storico dell’umanità dall’Unesco.
Pil, lavoro e turismo
In concreto il rapporto rivela che l’impatto totale nel Pil (Prodotto interno lordo)
del turismo associato a ogni tipo immobile d’interesse culturale della Chiesa ha generato,
nel 2014, 22.620 milioni di euro, pari al 2,17% del Pil della Spagna. Nell’ambito
dell’occupazione, lo studio ha stimato che l’interesse turistico derivato da questo
patrimonio sostiene 225.300 posti di lavoro, dei quali il 71% sono posti di lavoro
diretto.
Feste e celebrazioni religiose e il turismo internazionale
Il patrimonio culturale immobiliare della Chiesa è collegato a circa 40 celebrazioni
d’interesse turistico internazionale e a 85 feste religiose dichiarate d’interesse
turistico nazionale. Queste feste e celebrazioni, secondo il rapporto, hanno un impatto
totale stimato di 9.800.000 di euro sul Pil e di 97mila posti di lavoro diretto sui
134mila posti di lavoro generati da questa attività.
Trasparenza per la fiducia dei contribuenti
Ogni anno, la Chiesa cattolica spagnola si impegna a far conoscere il suo contributo
alla società. La presentazione della Relazione annuale delle sue attività cerca di
mostrare in forma chiara ed esaustiva come e in quale ambito viene utilizzato il denaro
che essa riceve ogni anno dai contribuenti che – si legge nella Relazione – “hanno
spuntato la casella della Chiesa nella loro Dichiarazione dei redditi”. “Questo è
l’impegno della Chiesa a favore della trasparenza – conclude il testo - e anche una
dimostrazione di gratitudine per coloro che dimostrano in questo modo la propria fiducia
nella Chiesa”. (A cura di Alina Tufani)
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