2016-05-09 15:53:00

Europa, festeggia se stessa tra successi, crisi e opportunità


“La traiettoria storica dell’Europa è una straordinaria vicenda di costruzione istituzionale, economica e sociale realizzata nella pace e nella concordia che i Paesi membri hanno saputo percorrere, nonostante le difficoltà e le incertezze”.

E’ nel giorno dedicato alla Festa dell’Europa- che si celebra il 9 maggio- che il professor Alberto Quadro Curzio, presidente dell’Accademia dei Lincei ed economista di fama internazionale, spende parole d’elogio senza però nascondersi dietro ad un dito:”Tutto ciò che a livello europeo è stato raggiunto è messo ora a rischio dalla gestione della crisi iniziata nel 2008 e affrontata con metodi non adeguati.  Metodi riconducibili più alle scelte di alcuni Stati che non agli interessi generali della stessa Europa”.

Una delle prossime sfide da affrontare? Quella più importante: riuscire a parlare con una voce sola, non ci può essere il coro non accordato dei 28 Stati membri” afferma Maurizio Molinari, addetto stampa del Parlamento Europeo in Italia. Che aggiunge:” Molte volte si accusa l’Europa di non volere risolvere una crisi quando, molto spesso, sono gli stessi Paesi che non riescono a trovare un accordo, una soluzione”. In sostanza, secondo Molinari, occorre più Europa, non meno Europa.

D’accordo si dice Laura Stopponi, responsabile dell’ufficio europeo di Caritas Italiana:” Sì, serve un’Europa più coesa, meno litigiosa, in grado di affrontare problematiche difficili ma non impossibili da risolvere come le povertà e le migrazioni. Solo uniti si può davvero pensare di essere efficaci. E poi citando Papa Francesco, credo che serva davvero un nuovo umanesimo europeo”. 








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