“Il ruolo degli attori religiosi in Africa nella prevenzione dell’incitazione alla violenza che può portare a crimini atroci”. Se ne discute in questi tre giorni a un Forum che vede riuniti da ieri ad Addis Abeba, in Etiopia, leader di diverse confessioni del religiose del Continente. La sessione è promossa congiuntamente dall’Ufficio del consigliere speciale dell’Onu per la prevenzione del genocidio, dal Consiglio mondiale delle Chiese (Wcc-Coe) e dal Kaiciid, il Centro internazionale per il dialogo interreligioso e culturale “Re Abdullah Bin Abdulaziz”, fondato nel 2012 a Vienna con il contributo della Santa Sede. Partecipano, inoltre, l’organizzazione cattolica Pax Christi International, Swisspeace, il Centro per gli studi sulla sicurezza (Css) e il Politecnico Federale di Zurigo (Epfz).
Contrastare i discorsi che incitano all’odio e alla violenza
Gli ultimi anni hanno visto, anche in Africa, una drammatica escalation di atrocità
perpetrate da Stati e gruppi armati non statuali scatenate da discorsi di odio che
istigano alla violenza. Il Forum - spiega in un comunicato del Kaiciid citato dall’agenzia
Apic - nasce dalla convinzione che con la loro autorità e influenza sulla società
i leader religiosi possono svolgere un ruolo chiave nelle rispettive comunità per
prevenire questa violenza.
Prevenire la radicalizzazione dei giovani
Durante i dibattiti i partecipanti cercheranno quindi di capire come potere riconoscere
i segni dell’istigazione alla violenza, di individuare le pratiche migliori per prevenirla
contrastando tempestivamente i discorsi di odio, partendo dalle esperienze di alcuni
leader religiosi e di altri attori in questo ambito. Il tutto con l’obiettivo di elaborare
una strategia mirante a combattere in maniera più incisiva l’istigazione alla discriminazione,
all’ostilità e alla violenza in Africa. In questo senso, particolare attenzione sarà
data al ruolo degli attori religiosi nella lotta contro la radicalizzazione dei giovani,
un tema di particolare attualità anche in Europa e in Medio Oriente. (A cura
di Lisa Zengarini)
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