2016-05-11 14:35:00

World Economic Forum Africa al via in Rwanda: focus sul digitale


Si apre oggi a Kigali, capitale del Rwanda, il World Economic Forum sull’Africa. Più di 1.500 i partecipanti e decine i panel previsti ogni giorno fino al 13 maggio, con un focus speciale sull’applicazione delle tecnologie digitali. Coinvolti i settori più diversi, dalla scuola alla sanità, all’ambiente, per un confronto tra politica e aziende leader a livello internazionale .Quali i temi principali e con quali prospettive per il continente? Gabriella Ceraso lo ha chiesto a Michele Vollaro di  "Africa e Affari" che segue i lavori del Forum:

R. – A questo Forum è attesa la partecipazione di circa 1.500 persone e i seminari, i panel sono diverse decine al giorno. Credo che i temi principali e più interessanti siano quelli che riguardano come garantire l’accesso all’elettricità alla popolazione e in questo senso vediamo un cambiamento, in qualche modo, nell’approccio da parte degli stessi governanti. Si insiste molto di più sugli impianti di piccola scala e diventa molto più rapido garantire l’accesso universale alla popolazione africana.

D. – Quindi, sicuramente energie, ma l’altro focus è l’applicazione delle tecnologie digitali a tutta la produzione economica. Quali ambiti sono maggiormente coinvolti?

R. – Andiamo da Internet, alle applicazioni software, agli stessi droni. Il Rwanda sarà il primo Paese ad avere degli aeroporti per i droni per trasportare i medicinali nelle zone rurali.

D. – Questo presuppone che il continente sia visto come un continente in crescita ?

R. – L’Africa è sicuramente il continente del futuro sotto diversi punti di vista. È indubbio che nell’ultimo anno ci sia stato un forte rallentamento legato anche al calo dei prezzi delle materie prime a livello internazionale, ma è anche importante sottolineare come gli stessi governi africani negli ultimi tempi stiano insistendo sempre di più sulla necessità di diversificare le proprie economie nazionali, per non essere più legati esclusivamente all’esportazione delle materie prime, cercando di insistere sulla trasformazione dei prodotti così da avere una base più ampia da cui attingere per le loro economie.

D. – Al tavolo in questi giorni, di fronte al "gotha" della finanza e della tecnologia internazionale, ci sono molti presidenti di Stati africani. Il rischio corruzione esiste?

R. – Diciamo che la necessità di mettersi sul mercato, la necessità di acquisire competenze e conoscenze per lo sviluppo locale nazionale, implica l’obbligo di non assegnare contratti a chi paga la "mazzetta", ma di fare gare aperte, internazionali, con procedure anche standardizzate a livello internazionale.

D. – Quindi, dovrebbe essere una garanzia sotto questo punto di vista?

R. – Esattamente, dovrebbe essere una garanzia.

D. – Anche la scelta del Rwanda come sede del Forum economico mondiale non è una scelta casuale, viste le tematiche dei lavori?

R. – Il Rwanda è la sede di questo importante incontro internazionale sia per la sua crescita estremamente sostenuta sia per il ruolo che ha nella diffusione delle tecnologie digitali, come accade anche in altri Paesi. Tutta l' Africa orientale, in questo senso, è probabilmente uno dei luoghi più importanti al mondo dove si stanno sperimentando nuove forme di utilizzo delle tecnologie digitali. Mi vengono in mente le piattaforme di trasferimento del denaro tramite telefono cellulare: in Africa si può, ad esempio, comprare un mango semplicemente inviando un sms al venditore per strada, una forma di pagamento che noi in Europa ancora non abbiamo e stiamo invece discutendo su quale possa essere la tecnologia più sicura, o sulla privacy, mentre in Africa queste forme di tecnologie sono operative da diverse anni.








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