Una rappresentanza qualificata del personale delle scuole cristiane ha preso parte nella giornata di ieri, ad una nuova mobilitazione pubblica, organizzata a Ramallah, per sollecitare la revisione della normativa sulla sicurezza sociale approvata dalle autorità palestinesi lo scorso marzo. Alla manifestazione – riferisce il sito abouna.org ripreso dall'agenzia Fides – ha preso parte anche padre Faisal Hijazin, segretario generale del Consiglio delle istituzioni educative cristiane e direttore generale delle scuole del Patriarcato latino di Gerusalemme.
Una legge sulla previdenza sociale che garantisca una vita dignitosa
“Siamo scesi in piazza” ha dichiarato padre Faisal “per chiedere l'adozione di una
legge sulla previdenza sociale che garantisca una vita dignitosa per migliaia di lavoratori
che operano nelle scuole coordinate dal nostro Segretariato, e per tutti i lavoratori
palestinesi impiegati nelle istituzioni pubbliche e nelle imprese private”. I sindacati
e le organizzazioni sociali hanno presentato alle autorità palestinesi anche un progetto
di riforma del sistema previdenziale, articolato in 17 punti.
Richiesta la tredicesima e il sussidio di disoccupazione
Già in aprile i lavoratori delle scuole cristiane avevano preso parte a un'analoga
manifestazione, per chiedere in particolare che venga prevista la tredicesima mensilità
di retribuzione anche per i 350mila lavoratori del settore privato, e che sia istituito
un sussidio minimo di disoccupazione a favore dei 400mila senza lavoro. Il sistema
previdenziale al momento non garantisce sussidi a disoccupati, casalinghe e buona
parte degli anziani. (G.V.)
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