2016-05-12 14:59:00

Unioni civili, Forum Famiglie: legge anticostituzionale


Movimenti e associazioni d'ispirazione cattolica continuano a ribadire la loro contrrarietà alla legge sulle unioni civili. Non piace il fatto che il governo sia ricorso alla fiducia, non piacciono i contenuti della legge. Federico Piana ha intervistato Gianluigi De Palo, presidente del Forum delle Famiglie:

R. – Il Forum non è contento, perché comunque al di là dell’essere scritta male, apre tutta una serie di scenari complessi nella nostra società. L’Italia era un Paese nel quale ancora il tema del matrimonio aveva un senso; oggettivamente, questa legge svuota di senso – purtroppo – il matrimonio, perché di fatto anche nelle declinazioni della legge ci si rende conto che di fatto non si parla di matrimonio, ma tutto viene normato come se fosse un matrimonio, togliendo però dei doveri che chi si sposa è costretto a firmare negli articoli – se non ricordo male – 143, 144 e 147 del Codice civile tra cui, appunto, l’obbligo alla fedeltà. Quindi, di fatto, il vero problema è che si sta dicendo in maniera “soft” che chi si sposa sta facendo una stupidaggine perché si prende più doveri rispetto ai diritti che potresti avere impegnandosi in un’unione civile. In più, questa legge apre degli scenari relativamente alle adozioni perché,  come dice Melita Cavallo – e lo dice da parecchio, quindi lo sapevamo anche prima di oggi – di fatto lasciando degli spazi di interpretazione ai giudici, è come se la politica su alcuni argomenti abbia voluto dire: noi non ci mettiamo a trovare alcune soluzioni specifiche, ma lasciamo poi l’onere ai giudici, che di volta in volta creeranno dei precedenti.

D. – Si punta a rivedere un po’ tutta la normativa e qualcuno sta pensando di metterci anche le adozioni gay, probabilmente …

R. – E questo sarebbe estremamente grave perché la legge 184 è un’ottima legge. Per carità, si può rivedere nella velocizzazione, perché ci sono ancora oggi tantissime coppie che vogliono adottare e non riescono. Ma è buona per un motivo semplice: perché mette al centro i bambini e non gli adulti, mentre invece con una rivisitazione di questa legge alla luce della nuova legge sulle unioni civili si verrebbe a creare una situazione paradossale nella quale non sono più i bambini beneficiari di diritti, e quindi soggetto di diritti, ma diventerebbero oggetto di diritto da parte degli adulti. E questo aprirebbe degli scenari.

D. – E’ anche incostituzionale, si dice, questo testo: perché?

R. – Io ricordo anche interventi molto interessanti del prof. Mirabelli che diceva, appunto, che mutuando in maniera quasi pedissequa gli articoli 29, 30 e 31 ma modificandoli nell’utilizzo, questa norma di fatto metteva sullo stesso piano e riprendeva appunto gli articoli della Costituzione. Quindi equiparava le unioni civili al matrimonio.








All the contents on this site are copyrighted ©.