La Giornata Internazionale della Famiglia che ricorre domani 15 maggio, è un'occasione per sensibilizzare l'opinione pubblica sui fattori che determinano la perdita delle cure parentali. La violenza in famiglia è uno dei più grandi e gravi motivi, oltre che una delle principali cause, di disgregazione del nucleo familiare. Sono 275 milioni i bambini nel mondo a essere esposti a violenza in casa, 1 adulto su 4 dichiara di aver subito abusi fisici da bambino e 1 adolescente su 3 (84 milioni) sono stati vittime di violenza emotiva, fisica o sessuale. In Italia, sono oltre 91mila i bambini che hanno subito maltrattamenti (9,5% della popolazione minorile) e quasi 30.000 (28.449) i bambini che in Italia vivono separati dalla loro famiglia. Il 37% per grave incapacità dei genitori nel rispondere ai bisogni dei propri figli o perché hanno subito maltrattamenti e abusi.
Sos Villaggi dei Bambini condanna ogni forma di violenza, abuso o sfruttamento
del bambino
Da più di 60 anni l'Organizzazione a sostegno dei bambini, crea e garantisce un ambiente
di cura e protezione per ogni bambino, lavora per aumentare la consapevolezza su violenza
e abusi, sostiene le famiglie vulnerabili. Siamo impegnati in Italia nel prevenire
la violenza in famiglia con nostri programmi ma occorrono investimenti pubblici sui
servizi di prevenzione e trattamento delle crisi familiari” – afferma Maria Grazia
Rodriguez Y Baena, Presidente di Sos Villaggi dei Bambini Italia - “Sono gli Stati
che devono proteggere i bambini da ogni forma di violenza fisica o mentale. Lo dice
anche la Convenzione Onu.
Iniziative per riaffermare che 'nessun bambino nasce per crescere da solo'
A partire dal 27 maggio, in concomitanza con il 25esimo anniversario della ratifica
della Convenzione Onu per i Diritti dell’infanzia e dell’adolescenza, Sos Villaggi
dei Bambini aprirà le porte di tutti i suoi Villaggi al pubblico per una serie di
iniziative che si protrarranno per tutto il fine settimana. Un modo per sensibilizzare
l’opinione pubblica e per affermare che: Nessun bambino nasce per crescere da solo”.
Il fenomeno in Italia aggravato dai minorenni stranieri non accompagnati
In Italia, tra le tipologie più frequenti di maltrattamento si trovano la trascuratezza
materiale e/o affettiva (47,1% dei casi seguiti), la violenza assistita (19%) e il
maltrattamento psicologico (14%). E il numero di bambini e ragazzi che vivono una
costante condizione di disagio è ancora più ampio considerando anche i minorenni stranieri
non accompagnati, il cui arrivo in Italia è in costante aumento.
Condannare le punizioni corporali, violenza domestica e sessuale e lavoro
minorile
“Uno studio delle Nazioni Unite del 2006 ha evidenziato quanto sia diffusa la violenza
nelle famiglie: punizioni corporali, violenza domestica e sessuale, lavoro minorile
e molto altro ancora” - racconta Barbara Ammirati, Advocacy Advisor di Sos Villaggi
dei Bambini Internazionale – “La ricerca ha dimostrato l’impatto della violenza sullo
sviluppo dei bambini: dalla depressione alla reiterazione di comportamenti violenti
fino alla diminuzione della capacità di divenire autonomi e indipendenti. Pertanto,
porre fine alla violenza in famiglia è di cruciale importanza per i diritti dei bambini:
è un obiettivo di sviluppo sostenibile importante, che prevede delle misure concrete
per porre fine alla violenza contro i bambini.”.
Difficile eliminare la violenza contro i bambini nel contesto familiare
Dallo studio del 2006 delle Nazioni Unite emerge che spesso c’è una vera e propria
accettazione sociale della violenza: i bambini e gli autori possono considerare la
violenza fisica, sessuale e psicologica come inevitabile e addirittura normale. Eliminare
e rispondere alla violenza contro i bambini è peraltro più difficile nel contesto
familiare, considerato da molti come il “privato nel privato”. Tuttavia, i diritti
dei bambini alla vita, alla sopravvivenza, allo sviluppo, alla dignità e all'integrità
fisica “non si devono fermare davanti alla porta di casa”. (E. C.)
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