2016-05-14 08:03:00

Brasile, Temer: chiede "un governo di salvezza nazionale"


“Un appello per un governo di salvezza nazionale". A lanciarlo è il presidente ad interim del Brasile, Michel Temer, dopo la sospensione di Dilma Rousseff. L’ ex vice presidente ha invitato tutte le forze politiche e i cittadini a unirsi per "pacificare la nazione”. Intanto il nuovo Esecutivo ha annunciato il taglio di 4mila dipendenti ministeriali e confermato i programmi sociali per le fasce più deboli. Il servizio di Daniele Gargagliano.

Per il nuovo capo di stato brasiliano "il dialogo è il primo passo per tornare alla crescita economica, fondata sul rafforzamento del settore privato e la riduzione dello stato". Entra subito nel dibattito politico il neo Presidente Temer nel suo primo speech ufficiale da capo dello Stato ad interim. L’appello per riunificare la nazione, segnata dagli scandali di corruzione e dall’impeachment che pende sull’ex presidente Rousseff, va di pari passo con le prime indicazioni di carattere politico: tornare a crescere con l’incentivazione agli investimenti privati e con la riduzione d’intervento statale. Agli annunci del leader del partito centrista, seguono le prime decisioni prese dal nuovo esecutivo: il licenziamento di 4mila dipendenti ministeriali che erano stati assunti a chiamata senza concorso pubblico e la conferma, seppur con una revisione, dei programmi sociali per le classi più indigenti adottati prima da Lula e poi da Rousseff. Intanto sul nuovo scenario brasiliano arrivano i primi commenti critici da parte dei leader sudamericani: il Presidente venezuelano Maduro ha parlato di un golpe ordito dall’Occidente per colpire i governi progressisti della regione, mentre il segretario dell'Unione delle nazioni sudamericane, l’ex capo di stato colombiano Ernesto Samper, ha classificato come un ''pericoloso precedente'' e una “rottura dell’ordine democratico” l’impeachment di Dilma Rousseff.

 








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