2016-05-19 14:08:00

Bagnasco: referendum su unioni civili è iniziativa in mano ai laici


Massima trasparenza nella gestione finanziaria e amministrativa di diocesi e parrocchie, pieno sostegno ai sacerdoti. Sono due temi attorno a cui è ruotata l’assemblea generale della Conferenza Episcopale Italiana che si è chiusa oggi in Vaticano con la conferenza stampa finale del cardinale Angelo Bagnasco. Il porporato ha sottolineato come il referendum abrogativo sulle unioni civili debba doverosamente esser portato "avanti dai laici". L'assemblea era stata aperta lunedì scorso dal Papa. Alessandro Guarasci:

I vescovi chiedono che i sacerdoti sappiano ascoltare le persone, lasciandosi ferire dalla realtà quotidiana, specialmente dalle situazioni di povertà e di difficoltà, a partire dalla mancanza di lavoro. Il presidente della Cei, il cardinale Angelo Bagnasco:

“Cerchiamo di dare voce, in tanti campi, alla nostra gente. Per questo ho dovuto e ho voluto accennare a questioni che sono gravi, così sono avvertite dal popolo: l’occupazione, la demografia, la natalità, che veramente è estremamente bassa, e infine questa crescita preoccupante della ludopatia. Sono problemi che sono molto seri. Come sempre, noi vescovi e pastori diamo voce alla nostra gente”.

Sulle unioni civili, non è stata discussa della possibilità per i sindaci di non applicare, facendo ricorso all’obiezione di coscienza, la legge appena varata dal Parlamento. Il cardinale ha però precisato che una parola in questo senso l'ha detta il Papa. Francesco, infatti, parlando col giornale francese La Croix, ha affermato che "il diritto all’obiezione di coscienza deve essere riconosciuto all’interno di ogni struttura giuridica, perché è un diritto umano. Anche per un funzionario pubblico, che è una persona umana. Lo Stato deve anche prendere in considerazione le critiche". E sul referendum abrogativo ha precisato che "è un'iniziativa in mano ai laici e che doverosamente dev'essere portata avanti dai laici".

E’ stata poi approvata una determinazione per rendere sempre più trasparenti i rendiconti delle parrocchie e questo anche attraverso la loro pubblicizzazione sulla rete. La gente, ha detto il cardinale Bagnasco, vuole sapere come vengono spesi i soldi dell’8 per mille. Per il 2016 sono arrivati poco più di un miliardo di euro (1.018.842.766,06), in aumento rispetto al 2015, di cui quasi il 40% sono andati per esigenze di culto e un altro 27% per interventi caritativi. La Giornata per la Carità del Papa ha portato invece sei milioni e 200 mila euro.








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