2016-05-20 13:32:00

Metodi naturali e responsabilità per una vera ecologia umana


I metodi naturali a servizio dell’amore umano e della procreazione responsabile al centro del 14.mo corso “Regolazione naturale della fertilità”, al via oggi presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma. Lo scopo è quello di formare operatori qualificati per offrire alle coppie la conoscenza di strumenti, scientificamente validi e rispettosi dell’ecologia umana auspicata dal Papa. Lo conferma Aurora Saporosi, endocrinologa e coordinatrice del corso, al microfono di Paolo Ondarza:

R. – Ha lo scopo di tutelare la fertilità umana, che è attualmente oggetto di pesanti manipolazioni. Si propone l’approfondimento delle conoscenze sulla fertilità attraverso i metodi naturali, che sono strumenti eticamente e scientificamente validi per poter attuare un’autentica procreazione responsabile.

D. – Un tema, quello della procreazione responsabile, al centro anche della recente Esortazione Apostolica di Papa Francesco “Amoris laetitia”. Ma anche un tema – c’è da rilevare – un po’ snobbato…

R. – Sì, certamente. Nell’ultimo documento di Papa Francesco, ci sono almeno quattro riferimenti sia all’”Humanae Vitae” che alla procreazione responsabile e all’invito a rivolgersi ai metodi naturali per attuarla. Infatti, i metodi naturali rivestono oggi una grande rilevanza sociosanitaria, ma poco valorizzata, soprattutto ora che la medicina è invece sollecitata ad affrontare le problematiche connesse alla compromissione della capacità procreativa. Vanno stimolate le riflessioni sui valori in gioco in questo tema: la dignità della persona, l’amore coniugale, la fecondità, il riconoscimento e l’accoglienza del figlio come dono e non come diritto da esigere o come oggetto da produrre. Perché davanti alla bellezza del Creato e al desiderio di procreare è necessario dare i presupposti per riconoscere l’armonia e le intime leggi della natura.

D. – È un discorso, questo dei metodi naturali, che si inserisce a pieno titolo all’interno della cosiddetta “ecologia umana” di cui parla il Papa…

R. – Assolutamente sì, è la natura dell’uomo che possiede certe ricchezze e risorse. Gli sono date per natura ed è quindi importante che l’uomo e la donna le conoscano e le possano positivamente utilizzare per raggiungere il progetto, che liberamente e consapevolmente, si sono posti come coppia.

D. – La sfida è quella di conoscere i tempi del proprio corpo, i tempi della coppia, che non sempre sono assecondati dai tempi frenetici imposti dalla società…

R. – Esattamente. Però, i tempi del proprio corpo si imparano anche con poco tempo, nel senso che basta avere un minimo di disponibilità per alcuni incontri con insegnanti qualificati del metodo naturale, per essere poi perfettamente in grado di gestirlo. Con il basso tasso di nascite che abbiamo qui in Italia, l’aiuto che si può dare è quello della consapevolezza, della conoscenza, della valorizzazione della fertilità e dell’identificazione dei momenti fertili.

D. – La critica che viene mossa ai metodi naturali è che siano inefficaci: voi come rispondete?

R. – Rispondiamo che è una realtà poco conosciuta. C’è da dire che non hanno dietro nessun tipo di business. Di recente, si è tenuto a Zagabria, per la prima volta in Europa, il Congresso mondiale del Woomb (World Organisation Ovulation Method Billings). E si vede effettivamente che il metodo naturale va bene sempre, sia laddove c’è bisogno di limitare il numero delle gravidanze, regolandosi in modo consapevole, sia dove magari c’è bisogno di aiutare la fertilità andandola proprio a cercare in quello che è il potenziale delle coppie. Questo sta succedendo qui in Italia, dove i metodi naturali stanno avendo un buon successo nella ricerca delle gravidanze, evitando, a volte alleggerendo, i pesanti percorsi medici che le coppie spesso devono affrontare.

D. – Si riferisce alla fecondazione artificiale?

R. – Non solo, ma noi abbiamo aiutato diverse coppie che, reduci dai fallimenti delle fecondazioni artificiali, hanno ottenuto poi naturalmente delle gravidanze. Se però si disconosce anche la base scientifica di questi metodi, è chiaro che questi vengano considerati una specie di “preistoria della clinica”. Ma questo non è vero. Essi favoriscono il riconoscimento della vita, la vita nascente, come un enorme dono, un enorme privilegio, e una ricchezza insostituibile.








All the contents on this site are copyrighted ©.