2016-05-20 14:00:00

Usa: dall'arcidiocesi di Chicago congedo parentale retribuito


Dodici settimane di congedo parentale retribuito a partire dal prossimo 1.mo luglio: è l’iniziativa lanciata dall’arcidiocesi di Chicago per i propri dipendenti, con l’obiettivo di tutelare le famiglie. Un segnale forte, considerato che negli Stati Uniti il congedo per maternità non viene quasi mai retribuito, costringendo così le donne che lavorano a ricorrere alle ferie arretrate o ai giorni di malattia. Non solo: l’iniziativa dell’arcidiocesi di Chicago è diretta anche ai padri, così come alle coppie che hanno appena adottato dei bambini.

Iniziativa in linea con l’insegnamento della Chiesa
Nel dettaglio – si legge sul “Catholic New World”, il settimanale diocesano – il personale che beneficerà di tale iniziativa sarà quello che lavora in diocesi da più di anno per almeno 26 ore a settimana, mentre i dipendenti assunti da meno di un anno riceveranno una settimana di congedo parentale retribuito per ogni mese lavorato. A guidare l’arcidiocesi di Chicago, c’è mons. Blase Joseph Cupich che – si legge ancora – “ha voluto assicurarsi che le politiche del personale diocesano fossero in linea con l’insegnamento della Chiesa”, soprattutto “dopo aver partecipato al Sinodo sulla famiglia”, svoltosi in Vaticano ad ottobre 2015.

Fino a 1 milione di dollari il costo dell’iniziativa
La nuova iniziativa – spiega il settimanale – “dovrebbe costare all'arcidiocesi fino ad 1 milione di dollari all'anno e potrebbe essere utilizzata da ben 200 dipendenti, inclusi i padri”. Oltre a tutelare la famiglia, spiega Betsy Bohlen, membro dell’arcidiocesi, tale proposta mira anche a trasmettere l’idea che “la Chiesa è un posto attraente in cui lavorare, perché adatto a chi ha famiglia”, dato che “il tempo subito dopo la nascita o l’adozione di un bambino è un momento molto importante”.

Se le famiglie sono forti, anche la Chiesa è forte
La Chiesa non deve solo “scrivere o parlare della famiglia, ma anche accompagnarla nel suo cammino”, prosegue il settimanale, mentre padre Pete Wojcik, co-direttore del Dipartimento diocesano per la vita parrocchiale e la formazione, sottolinea come tale iniziativa “sia un modo concreto per dire che sì, le famiglie sono al centro della Chiesa, la Chiesa è costruita sulle famiglie e che le famiglie hanno bisogno di tempo per stare insieme”. Se le famiglie sono più forti, conclude padre Wojcik, “anche la Chiesa diventa più forte”. (I.P.)








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