2016-05-21 11:49:00

Cambogia. Ricordato mons. Destombes nel 100.mo della morte


“Rimaniamo, qualunque cosa accada”: sono le parole con cui mons. Emile Destombes, all’epoca giovane missionario in Cambogia, negli anni ’70 commentò la conquista di Phnom Penh da parte dei Khmer Rossi di Pol Pot. Queste stesse parole aprono il video che il Vicariato Apostolico di Phnom Penh ha diffuso ieri, 20 maggio, a cento giorni dalla morte di mons. Destombes. Visibile sul portale di You Tube, il video ripercorre gli ultimi giorni del presule, la sua storia personale intrecciata con quella, drammatica, del Paese e mostra le commoventi immagini delle sue esequie.

Mons. Destombes scomparso il 28 gennaio scorso
Artefice della rinascita della piccola comunità cattolica nel Paese dopo il dramma del genocidio di Pol Pot, mons. Destombes, missionario delle Missioni Estere di Parigi, si è spento il 28 gennaio scorso nella capitale cambogiana, sede del Vicariato apostolico che aveva guidato dal 2001 al 2010, dopo essere stato nel 1989 il primo missionario in assoluto a poter rientrare nel Paese dopo la grande tragedia.

Fu il primo sacerdote a rientrare in Cambogia nel 1989
Nato a Roncq, in Francia, nel 1935, mons. Destombes era arrivato in Cambogia come giovane missionario nel 1965. A Phnom Penh era stato insegnante nel Seminario minore e direttore di uno studentato. Poi, dal 1970, aveva diretto il Comitato per gli aiuti alle vittime della guerra, fino alla conquista di Phnom Penh da parte dei Khmer rossi, nell’aprile 1975. Espulso insieme a tutti gli altri missionari, si era recato a Parigi e poi era partito missionario per il Brasile finché, nel 1989, le truppe vietnamite lasciarono la Cambogia e lui fu il primo sacerdote a poter rientrare in qualità di rappresentante di Caritas Internationalis per l’assistenza umanitaria.

Nel 1990 la “Messa della Resurrezione”
Per un anno rimase l’unico sacerdote straniero nel Paese. Nell’aprile 1990, ricevette dal regime l’autorizzazione alla riapertura di una Chiesa. Così il 14 aprile 1990, nel giorno di Pasqua, padre Destombes poté presiedere la prima Messa pubblica dopo tanti anni: un evento che vide la partecipazione di circa tremila fedeli e che è rimasto nella memoria della Chiesa cambogiana come la “Messa della Resurrezione”.

Grazie a lui, la Chiesa cambogiana è diventata Chiesa missionaria
Nominato nel 1997 vescovo coadiutore di mons. Yves Ramousse – il vicario apostolico del periodo precedente al dramma del 1975, anche lui rientrato in Cambogia – ne aveva raccolto il testimone nel 2001 fino al 2010, quando gli è succeduto un altro confratello missionario, mons. Olivier Schmitthaeusler, che a gennaio ha concelebrato la Messa esequiale: “L’ultima parola di mons. Emile – ha ricordato con voce commossa il presule in quell’occasione – è stata ‘sì’, prima di ricevere il Sacramento dell’Eucaristia”. “Grazie a lui – ha sottolineato – siamo diventati una Chiesa missionaria, alla maniera di San Paolo, annunciando la Parola di Dio di villaggio in villaggio”.

“Catholicambodia”, il canale You Tube della Chiesa cambogiana
Il video commemorativo di mons. Destombes è stato caricato sul canale You Tube denominato “Catholiccambodia” (su Twitter #catholiccambodia). Inaugurato nel 2008, il canale ospita materiale informativo sulle varie attività della piccola Chiesa cambogiana. Nei giorni scorsi, ad esempio, è stato caricato un video che traccia il bilancio del Giubileo straordinario della misericordia nel Paese. Le immagini, molto suggestive, mostrano i fedeli in preghiera davanti alle Porte Sante aperte dal Vicario Apostolico e descrivono le attività caritative portate avanti durante il Giubileo.

I frutti del Giubileo della Misericordia
Un Anno Santo particolarmente fruttuoso, tanto da contare, secondo i dati forniti dall’agenzia Fides all’inizio di maggio, ben 111 nuovi battezzati ed 80 catecumeni. Il cammino giubilare è stato segnato anche da diversi momenti molto importanti, come il ritiro spirituale sul tema della misericordia, cui hanno preso parte circa 500 fedeli provenienti dai diversi settori pastorali del Vicariato. (I.P. – L.Z.)








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