2016-05-22 12:00:00

Afghanistan: governo e talebani confermano la morte del mullah Mansour


Un alto comandante talebano, il governo, i servizi e la presidenza dell’Afghanistan confermano l’uccisione del leader dei talebani afghani, il mullah Akhtar Mansour. Il capo del gruppo islamista radicale è morto nella notte tra venerdì e sabato, in un'area al confine tra Pakistan e Afghanistan, a seguito di un attacco di un drone statunitense.  Sulla vicenda è intervenuto anche il capo della diplomazia americana, John Kerry, affermando che il mullah Akhtar Mansour, colpito da un raid aereo Usa, era "una minaccia per le truppe americane, per i civili afghani e per i colloqui di pace".

Il primo ministro afghano, Abdullah Abdullah, sostiene che “è più che probabile” che il leader dei talebani Mullah Mansour sia morto nel raid "fuori dal territorio dell’Afghanistan”. Abdullah ha quindi evidenziato che "si tratta di un colpo davvero serio per i talebani".

Mansur, leader  supremo del sedicente Emirato islamico dell'Afghanistan, è stato il successore del mullah Omar, la cui morte nel 2013 era stata tenuta nascosta per due anni. Il capo talebano era salito al potere a fine luglio dello scorso anno, ma era stato da subito contestato dalle fazioni rivali. Washington e Kabul ritengono che la morte di Mansour avrà impatto positivo sui negoziati di pace in Afghanistan. Il leader talebano era infatti considerato uno dei principali oppositori al processo di riconciliazione nazionale. (M.G.)








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