2016-05-23 15:00:00

Festival Cannes: la giuria ecumenica premia “Juste la fin du monde”


“Ciò che non può essere detto a parole, è comunicato dal volto, reso trascendente dalle riprese di Xavier Dolan. In ciò che non è detto, nelle urla e negli sguardi troviamo la storia di una famiglia in cui l’amore è inespresso e dove le persone urlano per non rivelare ciò che è essenziale. Al suo ritorno Louis, il figlio prodigo che è venuto ad annunciare la sua morte imminente, sceglie invece di ispirare amore e speranza ai suoi parenti”. Con questo giudizio la giuria ecumenica del Festival di Cannes ha attribuito il suo premio a “Juste la fin du monde”, film del canadese Xavier Dolan, insignito anche del Grand Prix del Festival. 

Assegnate due menzioni speciali
La giuria ecumenica, composta da Cindy Mollaret (Francia), presidente, Karin Achtelstetter (Canada), Ernest Kouacou (Costa d’Avorio), Gabriella Lettini (Stati Uniti), Teresa Tunay (Filippine), Nicole Vercueil (Francia) ha inoltre assegnato due menzioni speciali: una ad “American honey” di Andrea Arnold, un road-movie che “mostra lo sguardo d’amore” di una coppia di venditori ambulanti sulla vita e la loro “capacità di sognare e trasformarsi” nonostante tutto. La seconda Menzione speciale è andata a “Moi, Daniel Blake” di Ken Loach, il film Palma d’oro del Festival, con la seguente motivazione: “Un uomo che alla fine della sua vita, mette da parte le sue sofferenze per mettersi al servizio di una famiglia vittima della miseria e dell’esclusione” e “come un buon samaritano dà loro attenzione e affetto necessari tanto quanto i beni materiali”. (R.P.)








All the contents on this site are copyrighted ©.