2016-05-23 16:22:00

CT Conte: la fede è importante nella vita e nello sport


Il CT Conte al Bambino Gesù di Roma 

"Spirito di squadra è capacità di sacrificio". Sono i temi emersi sabato scorso all'ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma, nell'incontro tra il Commissario Tecnico della Nazionale italiana di calcio, Antonio Conte, i bambini, le loro famiglie e il personale dell'ospedale. "Tutti questi ragazzi che purtroppo sono colpiti da situazioni di cui spesso non sappiamo il motivo, sono persone molto forti e con loro le famiglie, perchè talvolta ci si chiede ...'perchè proprio a me'... Io ho una bimba, Vittoria, ed è inevitabile, nel momento che si diventa genitori, di capire le cose in modo diverso e diventare molto più sensibili".

"Quando mi è stata prospetatta la possibilità di iniziare questa esperienza con il Bambino Gesù lo accetatto con grande entusiasmo con l'opportunità di fare una visita che considererei a tanti di fare. Nel momento in cui siamo sommersi dai problemi, quando pensiamo che che tutto il mondo ci è contro, fare un giro nell'ospedale serve per capire cosa è la sofferenza e il ruolo della famiglia". "E' un percorsdo molto simile  a quello di una squadra di calcio dove non esiste il singolo individuo, ma una squadra che deve far fronte ad una problematica, quella della sofferenza, della malattia e dove il bambino ha bisogno di avere dietro una sqadra, appunto, composta prima di tutto da una famiglia, realtà molto importante, e con la famiglia, i dottori, gli infermieri: uno staff che metta nelle migliori condizioni chi è sfortunato. Così si dà amore, conforto, aiuto, tutto ciò che necessità". 

Gli Europei e le sfide della Nazionale 

"Sì, queste sono sfide penso, afferma il CT Conte, anche più importanti di Francia 2016 perchè si parla della vita: da giocare, però, con la stessa tenacia e con la stessa voglia e determinazione di superare l'ostacolo, l'avversario, in questo caso la malattia. 

La fede dentro e fuori dal campo

"E' tutto". "E'tutto, spiega Conte, perchè penso che bisogna avere fede, prima interiormente, per poi manifesterla agli altri. Penso che la fede sia importante nel cammino di ogni uomo. Perchè se uno ha fede e crede, penso che possa superare tutti i momenti, soprattutto i più difficoltosi". 

La Nazionale italiana e Francia 2016 

Noi lavoriamo con la voglia di fare qualcosa di importante anche se possono esserci delle difficoltà. Siamo pronti, abbiamo deterninazione e voglia di lavorare pronti ad affrontare l'Europeo". 

Le mani della mafia sul calcio

Blitz dei Carabinieri con l'arresto a Napoli di affiliati ad un clan camorristico all'interno dell'indagine di alcune partite truccate nel campionato di Serie B 2013 - 2014. La proposta di lotta alla mafia nel calcio e nello sport, sottolinea Andrea Abodi, presidente della Lega B, è un disegno di legge della stessa Lega di B per colpire il patrimonio dei calciatori che delinquono, "vero e unico dissuasore di pratiche illecite". 

Le mafie, sottolinea Carlo Nesti, giornalista e scrittore, prima agivano uccidendo oggi si impegnano nella gestione finanziaria anche dei club sportivi. "Come se indossasse una maschera mentre una volta agiva senza. In questo caso, però, Tavecchio, presidente della FIGC, ha mantenuto una promessa importante: Dopo il caso Parma aveva giurato di debellare le infiltrazioni criminali nel calcio ed è stato firmato un protocollo intesa tra la FGCI e il Viminale per monitorare ed evitare il riciclo del denaro sporco delle mafie nel calcio. 

Per la storia sportiva, Beppe Vailati, scrittore, educatore e allenatore di calcio presso l'oratorio di Trescore (Bergamo), racconta il giocatore Piermario Morosini, scomparso il 14 aprile 2012 a Pescara durante la partita Pescara-Livorno di serie B. Vailati ha conosciuto Morosini da piccolo, nel settore giovanile. "Mario era semplice in campo e fuori. Generoso e benvoluto da tutti, sia dai compagni che dai mister. Era speciale da preoccuparsi più dei problemi degli altri che dei suoi". (Beppe Vailati, 'MArio, gioca semplice! Io e Piermario Morosini - San Paolo). 

(in collaborazione con Gianmarco Murroni)








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