2016-05-24 14:26:00

Dublino 2018: Incontro delle famiglie occasione di rinnovamento


“Il Vangelo della famiglia, gioia per il mondo”: è il titolo del  IX Incontro Mondiale delle Famiglie, che si terrà a Dublino, in Irlanda, dal 22 al 26 agosto del 2018. Titolo, data, e forme di preparazione sono state descritte nella conferenza stampa di stamani, in Sala Stampa vaticana. Ad intervenire, l’arcivescovo di Dublino, mons. Diarmuid Martin e il presidente del pontificio Consiglio per la Famiglia, mons. Vincenzo Paglia. Un incontro importante, che cadrà a distanza di circa tre anni dal precedente, e dopo i due Sinodi dedicati alla famiglia e confluiti nell’Esortazione apostolica “Amoris laetitia”. Il servizio di Debora Donnini:

Mons. Paglia: necessario un modo nuovo di accompagnare la famiglia
“Rinnovamento”, un modo nuovo di accompagnare la famiglia alla luce dell’ “Amoris laetitia”: è il concetto-chiave  attorno a cui ruota la conferenza stampa di presentazione dell’Incontro Mondiale delle Famiglie, che si terrà a Dublino. Mons. Vincenzo Paglia, presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia:

“Certamente “Amoris laetitia” richiede un approfondimento, ma non è semplicemente l’invito ad aggiornare o a ripitturare la pastorale familiare delle diocesi. E’ molto di più: “Amoris laetitia”  richiede un nuovo modo di vivere la Chiesa, un nuovo modo di realizzare quell’amore che rende lieta la vita del popolo di Dio, delle famiglie stesse, ma anche della società”.

Mons. Martin: l'attenzione di Papa Francesco alla famiglia
In Europa la famiglia sta, infatti, soffrendo in maniera acuta e “celebrare la famiglia” è, quindi, un’occasione perché tutte le realtà, religiose e politiche, riscoprano la forza della famiglia, che è quella di essere “la prima palestra di una convivenza pacifica fra diversi”, dice mons. Paglia richiamando l’esortazione di Papa Francesco ad un’”Europa delle famiglie”. Magna Carta dell’incontro è, dunque, l’esortazione apostolica “Amoris laetitia”. Anche mons. Diarmuid Martin sottolinea come l’incontro rientri nel processo ecclesiale iniziato da Papa Francesco quasi immediatamente dopo la sua elezione. Basti pensare alla scelta di dedicare alla famiglia il primo Sinodo del suo pontificato. Ed è stato lo stesso Francesco a ricordare a mons. Martin, già al Sinodo del 2015, che “Dublino inizia oggi”:

“Nel pensiero di Papa Francesco, l’Incontro Mondiale delle Famiglie non è un evento isolato. Fa parte di un processo di discernimento e incoraggiamento, di accompagnamento e di animazione delle famiglie. Rientra in un programma di rinnovamento dell’attenzione pastorale per la famiglia e della cura pastorale delle famiglie”.

Mons. Martin auspica, quindi, che l’incontro sia una tappa fondamentale per l’applicazione dei frutti dei due Sinodi e dell’ “Amoris laetitia”. Sarà sicuramente anche un evento significativo per l’Irlanda, dice, che ha una popolazione giovane e con una forte cultura della famiglia, ma che vive il peso di una situazione economica precaria. L’auspicio è che, quindi,  i programmi di catechesi della Chiesa irlandese sul matrimonio e la famiglia, abbiano una trasformazione completa “in linea con quanto delineato in “Amoris laetitia”:

“Davanti alle numerose sfide di una mutevole cultura del matrimonio e della famiglia, la Chiesa è chiamata ad accompagnare le famiglie in modo nuovo per permettere alle famiglie di fare una più profonda esperienza della gioia del Vangelo vissuto nella famiglia”.

Preparazione e attesa dell'evento
In conferenza stampa, in seguito alle domande dei giornalisti, è anche emerso che il Papa desidera andare all’incontro ma il programma avviene vicino all’evento  e quindi bisogna aspettare. Sono attese poi circa 10-15mila persone . Sabato sera vi sarà il Festival delle famiglie e domenica la Messa. Centrale anche la preparazione all’evento con catechesi che, elaborate sulla scia di “Amoris laetitia”, saranno inviate a tutte le diocesi del mondo perché serve una preparazione mondiale e non solo locale. Vi saranno anche raduni dei movimenti familiari in preparazione all’evento che prevede anche incontri di famiglie di diverse tradizioni e religioni.








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