L'associazione dei Rabbini per i diritti umani, con base in Israele, ha annunciato una nuova Campagna volta a sensibilizzare le forze politiche israeliane intorno all'emergenza rappresentata dagli attacchi contro obiettivi religiosi cristiani e musulmani compiuti dalle bande estremiste.
Campagna contro violenze e intimidazioni compiute da gruppi di coloni ultranazionalisti
La Campagna di sensibilizzazione dei rappresentanti che siedono alla Knesset, il Parlamento
dello Stato ebraico - riporta l'agenzia Fides - dovrebbe iniziare nei prossimi giorni,
e sarà sostenuta da Tag Meir (“Distintivo Luminoso”), un cartello di organizzazioni
impegnate nella lotta contro i crimini e le manifestazioni di odio religioso e razzista
compiute in Israele. Fondata nel 2011, già nel nome l'organizzazione intende sottolineare
il proprio porsi in totale contrasto con gli atti di violenza e intimidazione compiuti
dai gruppi di coloni ultranazionalisti che negli ultimi anni hanno colpito in vari
modi moschee o luoghi cristiani (Tabgha, Beit Jamal, Latrun, la Dormizione, ecc.),
firmando i propri atti intimidatori con la formula “Price Tag” (il prezzo da pagare).
Molti dei crimini commessi dalla destra ebraica ultranazionalista rimangono
impuniti
I crimini commessi da “Price tag” esprimono l'odio razziale della destra ebraica ultranazionalista,
e rimangono sovente impuniti. In un documento diffuso da Tag Meir, vengono riportati
i nomi di alcuni delle “dozzine di arabi che sono stati vittime di crimini d'odio,
esclusivamente per il fatto di avere un aspetto arabo e /o di aver osato parlare arabo.
“Queste vittime - riferisce il documento di Tag Meir - si aggiungono alle centinaia
di vittime di attacchi cosiddetti Price Tag in Cisgiordania e in Israele, e comprendono
cinque case abitate date alle fiamme negli ultimi due anni, 44 luoghi di culto bruciati
e / o fatti oggetto di atti di vandalismo dal dicembre 2009, con alberi sradicati
e centinaia di auto danneggiate. Inoltre ci sono stati gli efferati omicidi del neonato
della famiglia Dawabsheh e di Mohammed Abu Khdeir (bruciati vivi, ndr)”.
Questi gruppi oltranzisti ebraici incitano all'odio etnico e religioso
Il documanto di Meir Tag ricorda anche l'ascesa dei gruppi oltranzisti ebraici che
incitano all'odio etnico e religioso, come Lehava e La Familia, l'incendio doloso
presso la scuola bilingue di Gerusalemme, e innumerevoli libri, articoli e iniziative
pubbliche che alimentano il fanatismo attraverso i social network, comprese le esibizioni
del rapper israeliano Yoav Eliasi, conosciuto con il nome d'arte “The Shadow”. (G.V.)
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