2016-05-26 14:35:00

Confindustria: meno tasse sul lavoro, sì a referendum costituzionale


“La nostra economia è ripartita, ma è una risalita modesta, deludente”. Oggi prima assemblea del neo presidente di Confindustria Vincenzo Boccia, che ha chiesto di tagliare le tasse che gravano sul lavoro. Dal leader delle imprese è arrivata anche un’apertura al referendum costituzionale di ottobre. Alessandro Guarasci:

Tasse troppo alte, burocrazia, un Sud sempre in difficoltà. Il sistema Italia oggi ha gli stessi di sempre e Boccia le enumera tutti. Il neo presidente di Confidustria ha la sua ricetta: rilancio della contrattazione aziendale legando il salario alla produttività, spostare il peso del fisco dal lavoro alle cose, ma anche un invito alle aziende ad osare di più e ad investire di più in innovazione. Solo così l’Italia potrà risalire la china di una ripresa definita “modesta”. Le riforme istituzionali in questa ottica vengono definite fondamentali, dal presidente Boccia:

“Confindustria si batte fin dal 2010 per superare il bicameralismo perfetto e riformare il titolo quinto della Costituzione. Con soddisfazione oggi vediamo che questo traguardo è a portata di mano”.

L’Europa deve giocare un nuovo ruolo, deve recuperare i suoi valori di accoglienza verso gli immigrati e qui Boccia cita il Papa. La Brexit è un grosso pericolo e la Ue non può essere solo rigore:

“Oggi, l’Europa ci appare fredda, astratta, capace soltanto di imporre sacrifici e rigore”.

Di Europa parla anche il ministro dello Sviluppo Economico, Carlo Calenda:

“Al populismo non si può, dunque, rispondere che rafforzando la nostra capacità di reazione alle sfide globali. Per portare i nostri ideali nella realtà di un mondo più duro e difficile, occorrono una governance forte e politiche orientate al realismo”.

Commenti in genere positivi a Boccia. Per Camusso, leader della Cgil, invece “la relazione tra salario e produttività è una visione vecchia”.








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