Una celebrazione sobria, ma molto partecipata: si sono svolte così, stamane, a Sotto il Monte, in provincia di Bergamo, le esequie del cardinale Loris Francesco Capovilla, scomparso il 26 maggio scorso all'età di 100 anni. La liturgia è stata presieduta dal vescovo di Bergamo, mons. Francesco Beschi, che ha concelebrato con alcuni vescovi della Lombardia, altri nativi della diocesi di Bergamo e altri legati da affetto al compianto porporato. Al termine della celebrazione, mons. Bruno Forte, arcivescovo di Chieti-Vasto e successore del card. Capovilla alla guida di questa diocesi, ha tenuto la commemorazione del porporato.
Fedeltà assoluta e leale ai Successori di Pietro
In particolare, il presule ha ricordato alcune caratteristiche
del cardinale scomparso, storico segretario di Papa Giovanni XXIII, tra cui “la percezione
della cattolicità della Chiesa e l’urgenza di amarla obbedendo a Dio e seguendo il
Papa nell’aprirsi con Lui al soffio vigoroso del rinnovamento fedele ispirato dallo
Spirito del Signore”. “La fedeltà assoluta, leale e libera ai Successori di Pietro
– ha detto il presule - è stata una costante dell’intera esistenza di don Loris”.
Centrale anche, nella vita del card. Capovilla, la parola “riforma”: “Ispirato dalla
profezia del Concilio Vaticano II, da lui totalmente sposata – ha sottolineato mons.
Forte – egli si spese senza risparmio per tradurla nella vita della Chiesa”.
Cardinale misericordioso, uomo buono, amico fedele
L’arcivescovo di Chieti-Vasto ha infine letto alcune
parole scritte da Elisa, figlia di Marco Roncalli, nipote di Papa Giovanni XXIII:
“Era un uomo veramente grande, Loris Francesco Capovilla. Amava la storia e ne traeva
insegnamenti. Non era solo sapiente, era anche saggio”. “Pur consapevole dei propri
limiti, nutriva una speranza sconfinata nell’avvenire – scrive Elisa - Si sarebbe
privato di tutto, pur di aiutare il prossimo. È stato un prete, un vescovo, un cardinale
misericordioso, un uomo buono, un amico fedele. Mi dicevi sempre che, quando una persona
muore, in realtà torna a casa. E io sono sicura che tu ora stia bene Si è spento
Capovilla? No, per me si è acceso”.
Tumulato accanto a padre David Maria Turoldo
Deposto in una “bara da poveri”, secondo il suo espresso
desiderio, il card. Capovilla è stato poi tumulato presso l’antica abbazia di Fontanella
di Sotto il Monte, vicino all’amico padre David Maria Turoldo. (I.P.)
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