Oltre 2,4 milioni di controlli sul passato di sacerdoti, diaconi, volontari, educatori e altri dipendenti delle diocesi, più di 4,3 milioni di bambini e 2,4 milioni di adulti coinvolti in programmi di prevenzione. Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto annuale 2016 dell’Ufficio per la protezione dei bambini e dei giovani della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) sull’applicazione nelle diocesi della “Carta” adottata dai vescovi americani nel 2002 a Dallas per contrastare e prevenire il gli abusi sessuali sui minori nella Chiesa. Le informazioni, raccolte dal Centro di ricerca applicata sull’apostolato (Cara) della Georgetown University di Washington tra il 1° luglio 2014 e il 30 giugno 2015, sono state pubblicate on-line nei giorni scorsi.
L’impegno contro la pedofilia resta una priorità
per la Chiesa negli Stati Uniti
Il rapporto – come sottolineano nell’introduzione
il presidente della Usccb mons. Joseph Kurtz e il presidente della National Review
Board – dimostra i costanti progressi compiuti in questi anni dalle diocesi americane
per creare un ambiente sicuro per i bambini nella Chiesa, confermando che l’impegno
assunto nel 2002, per proteggere i minori e prevenire la piaga della pedofilia, resta
una priorità per l’Episcopato degli Stati Uniti.
L’obiettivo: coinvolgere la totalità delle
diocesi Usa nel processo di verifica
Secondo le informazioni raccolte, il 99 per cento
di sacerdoti, diaconi ed educatori, il 98 per cento di volontari e candidati al sacerdozio
e il 97 per cento di altri impiegati nelle strutture della Chiesa, hanno partecipato
a specifici corsi di formazione. Percentuali analoghe riguardano i controlli preventivi
effettuati sul personale laico ed ecclesiastico. 189 diocesi latine ed eparchie di
rito orientale hanno ottemperato a tutti i 17 articoli della “Carta”, una diocesi
è stata trovata parzialmente inadempiente su due articoli, mentre una diocesi e cinque
eparchie non hanno partecipato alle verifiche e quindi risultano inadempienti. L’obiettivo
– precisa ancora l’introduzione - resta quello di coinvolgere la totalità delle diocesi
ed eparchie nella raccolta di dati e negli audit.
26 denunce tutte riportate alle autorità
giudiziarie
Quanto alle denunce di molestie da parte di minori,
nel periodo in esame ne sono state registrate in tutto 26, di cui sette dimostratesi
fondate. Tutte sono state riportate alle autorità giudiziarie. Delle 838 vittime di
abusi in passato, tra il 2014 e il 2015, il 46 per cento ha accettato di partecipare
ai programmi terapeutici predisposti dalle diocesi, mentre 1.646 vittime hanno continuato
a ricevere assistenza nelle stesse strutture diocesane. (A cura di Lisa Zengarini)
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