2016-06-02 12:40:00

Usa: rapporto dei vescovi sulla protezione dei minori


Oltre 2,4 milioni di controlli sul passato di sacerdoti, diaconi, volontari, educatori e altri dipendenti delle diocesi, più di 4,3 milioni di bambini e 2,4 milioni di adulti coinvolti in programmi di prevenzione. Sono alcuni dei dati che emergono dal Rapporto annuale 2016 dell’Ufficio per la protezione dei bambini e dei giovani della Conferenza episcopale degli Stati Uniti (Usccb) sull’applicazione nelle diocesi della “Carta” adottata dai vescovi americani nel 2002 a Dallas per contrastare e prevenire il gli abusi sessuali sui minori nella Chiesa. Le informazioni, raccolte dal Centro di ricerca applicata sull’apostolato (Cara) della Georgetown University di Washington tra il 1° luglio 2014 e il 30 giugno 2015, sono state pubblicate on-line nei giorni scorsi.

L’impegno contro la pedofilia resta una priorità per la Chiesa negli Stati Uniti
Il rapporto – come sottolineano nell’introduzione il presidente della Usccb mons. Joseph Kurtz e il presidente della National Review Board – dimostra i costanti progressi compiuti in questi anni dalle diocesi americane per creare un ambiente sicuro per i bambini nella Chiesa, confermando che l’impegno assunto nel 2002, per proteggere i minori e prevenire la piaga della pedofilia, resta una priorità per l’Episcopato degli Stati Uniti.

L’obiettivo: coinvolgere la totalità delle diocesi Usa nel processo di verifica
Secondo le informazioni raccolte, il 99 per cento di sacerdoti, diaconi ed educatori, il 98 per cento di volontari e candidati al sacerdozio e il 97 per cento di altri impiegati nelle strutture della Chiesa, hanno partecipato a specifici corsi di formazione. Percentuali analoghe riguardano i controlli preventivi effettuati sul personale laico ed ecclesiastico. 189 diocesi latine ed eparchie di rito orientale hanno ottemperato a tutti i 17 articoli della “Carta”, una diocesi è stata trovata parzialmente inadempiente su due articoli, mentre una diocesi e cinque eparchie non hanno partecipato  alle verifiche e quindi risultano inadempienti. L’obiettivo – precisa ancora l’introduzione - resta quello di coinvolgere la totalità delle diocesi ed eparchie nella raccolta di dati e negli audit.

26 denunce tutte riportate alle autorità giudiziarie
Quanto alle denunce di molestie da parte di minori, nel periodo in esame ne sono state registrate in tutto 26, di cui sette dimostratesi fondate. Tutte sono state riportate alle autorità giudiziarie. Delle 838 vittime di abusi in passato, tra il 2014 e il 2015, il 46 per cento ha accettato di partecipare ai programmi terapeutici predisposti dalle diocesi, mentre 1.646 vittime hanno continuato a ricevere assistenza nelle stesse strutture diocesane. (A cura di Lisa Zengarini)








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