2016-06-03 11:51:00

Santa Sede: parole di odio contro minoranze diventano violenza


La Santa Sede  è “profondamente preoccupata” per la crescente diffusione nel continente europeo di un linguaggio sempre più ostile nei confronti delle minoranze nazionali: è quanto ha affermato il rappresentante vaticano, mons. Janusz Urbanczyk, in occasione della presentazione a Vienna di un rapporto sulle minoranze a cura dell’Osce, l’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa. Il servizio di Sergio Centofanti:

La denuncia è forte. L'osservatore permanente della Santa Sede presso l'Osce afferma che in Europa si ascoltano sempre di più parole di “odio”, parole che possono trasformarsi in “atti di violenza” e conflitti su ampia scala. “Prevenire le espressioni di odio significa prevenire i conflitti” e “promuovere la pace e la stabilità nella nostra regione”.

Occorre evitare – ha proseguito mons. Urbanczyk  - “la tragica conseguenza di quel pendio scivoloso che spesso inizia con lo scherno o con altre forme di esclusione sociale” che a loro volta “portano ad atti di discriminazione - a volte anche sanciti nella legislazione - e scatenano una intolleranza che si trasforma in violenza”.

L’osservatore permanente della Santa Sede presso l’Osce denuncia “la crescita dei discorsi politici che prendono di mira le minoranze nazionali o fanno uso di stereotipi  radicati su tali minoranze” per promuovere dei precisi programmi politici: una tendenza che “dovrebbe essere contrastata” attraverso una crescente partecipazione politica di tutti i cittadini.

L'educazione, soprattutto dei giovani – ha affermato infine mons. Urbanczyk - svolge “un ruolo chiave nell’opera di prevenzione dei conflitti” e nella promozione di una “vera tolleranza e della non discriminazione”. Per questo, la Santa Sede auspica che siano promossi programmi educativi che rafforzino “una migliore comprensione e il rispetto per le diverse culture, etnie e religioni”. Programmi che diffondano “valori universali, come il rispetto per la dignità di ogni persona, la solidarietà tra le persone e il rispetto per la religione altrui”.








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