2016-06-03 19:05:00

Tragedie nel Mediterraneo, al largo di Creta e della costa libica


Ancora tragedie del mare nel Mediterraneo: in diversi naufragi - al largo di Creta e non lontano dalla costa libica - avrebbero perso la vita oltre 800 persone. Cresce dunque l’emergenza, mentre l’Unione Europea attende la presentazione, martedì, del piano operativo che accompagna il cosiddetto 'migration compact'. Il servizio di Giada Aquilino:

Un'imbarcazione è affondata al largo delle coste greche di Creta: secondo l'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), erano almeno 700 i migranti a bordo, tutti partiti da Alessandria d’Egitto. Almeno nove corpi sono stati ricuperati, 340 persone sono state tratte in salvo e trasferite perlopiù in Italia, il resto in Egitto, Turchia e Malta, ma centinaia mancano all'appello. Lungo la costa occidentale libica, nei pressi di Zuara, a 120 km da Tripoli, sono stati ritrovati 117 corpi senza vita: tutte vittime dei naufragi dei giorni scorsi. Accertato un incremento nella rotta del Mediterraneo centrale, Amnesty International ha intanto diffuso un rapporto in cui descrive la situazione dei rifugiati in Turchia e chiede “all'Ue di interrompere immediatamente i piani di rinvio dei richiedenti asilo”: l'accordo tra Bruxelles e Ankara viene definito “sconsiderato e illegale”. Preoccupazione per l’emergenza migranti è stata espressa dal cardinale Angelo Scola, arcivescovo di Milano, che in un’intervista a Repubblica si è detto convinto della necessità di “una sorta di piano Marshall”. Martedì a Strasburgo l'Alto Rappresentante per gli Affari Esteri dell'Ue Federica Mogherini e il vicepresidente dell'esecutivo Ue, Frans Timmermans, presenteranno il nuovo piano comunitario per affrontare “le cause” delle migrazioni: nell’immediatezza sarebbero a disposizione 500 milioni di euro, con la previsione di aprire due nuovi hotspot in Niger.








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