Una dura condanna dei “continui bombardamenti aerei indiscriminati che uccidono, feriscono e diffondono una cultura di paura e di morte tra la popolazione” la esprime mons. Macram Max Gassis, vescovo emerito di El Obeid, in Sudan. Così il presule, citato dall’agenzia Fides, denuncia il bombardamento di una scuola cattolica avvenuto nelle aree controllate dai ribelli nella Heiban County, nello Stato del South Kordofan.
Danni ingenti alla struttura
“Il 18 maggio - riferisce mons. Gassis - gli insegnanti
della scuola primaria San Vincenzo Ferrer hanno contato 15 bombe cadute nelle vicinanze
della scuola, tre delle quali a soli 300 metri”. Il 26 maggio, inoltre, è stato lanciato
un missile che ha colpito il complesso scolastico provocando pesanti danni, tra cui
la rottura del tetto della biblioteca, con conseguenti danni per i libri. Fortunatamente,
all’interno dell’edificio scolastico non erano presenti gli studenti. L’appello del
presule alle parti in causa è comunque a “lavorare per una pace duratura”.
400 mila persone in fuga
Secondo le ultime stime, in cinque anni di scontri,
i continui bombardamenti, da parte dell’aviazione di Khartoum, nelle aree controllate
dai ribelli dell’Esercito di liberazione del popolo sudanese del nord, hanno provocato
centinaia di vittime e costretto alla fuga più di 400.000 persone.
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