“La piaga del XXI secolo: il declino della fertilità”: su questo tema si svolgerà, in Argentina, una Conferenza regionale delle famiglie. L’evento è in programma a Salta il 14 e 15 giugno e si inserisce nel cammino di preparazione al nono Incontro mondiale delle famiglie, che avrà luogo a Dublino, in Irlanda, dal 22 al 26 agosto 2018, sul tema “Il Vangelo della famiglia, gioia per il mondo”.
Sostenere le famiglie e i movimenti pro-vita
La Conferenza regionale dell’Argentina, riferisce l’agenzia cattolica Aica – “si pone
l’obiettivo di esaminare forme di aiuto alla famiglia ed ai movimenti pro-vita, analizzando
strategie e condividendo esperienze” tra i numerosi relatori. Il tema principali del
declino della fertilità verrà, dunque, esaminato sotto diversi aspetti: “il fallimento
dei metodi contraccettivi evidenti non solo dalla morte dei feti, ma anche delle loro
madri; l’implosione demografica causata dall’invecchiamento della popolazione; il
dramma dei nascituri abortiti, nuovi “desaparecidos” privi di sepoltura”.
Smentire quattro grandi bugie
La Conferenza mira anche a smentire le quattro “grandi bugie” che si nascondono dietro
le espressioni “sesso sicuro, anticoncezionale per non abortire, aborto per non morire,
aborto gratuito”; la violazione dei quattro principi non negoziabili della legge naturale:
vivere dal concepimento alla morte naturale, sposarsi per tutta la vita, educare i
figli secondo verità e promuovere il bene comune. Altro focus centrale sarà la questione
della così detta “salute sessuale e riproduttiva che può provocare infertilità e,
in alcuni casi, anche la morte”. Spazio poi ai diritti dei bambini ad avere una madre
ed un padre, a vivere in famiglia, a non essere un prodotto o un mero esperimento
sociale.
Tra i relatori, mons. Carrasco de Paula
Infine, si rifletterà anche sull’ideologia del gender. Tra i relatori, si segnala
mons. Ignacio Carrasco de Paula, presidente della Pontificia Accademia per la vita,
insieme a numerosi specialisti provenienti da Stati Uniti, Brasile, Cile, Paraguay
ed Argentina. (I.P.)
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