2016-06-07 14:27:00

Morbo di Hansen. Esperti riuniti a Roma. 200 mila malati ogni anno


Presentato in Sala Stampa Vaticana il convegno internazionale «Per una cura olistica delle persone affette dal Morbo di Hansen rispettosa della loro dignità»  organizzato dal Pontificio Consiglio per gli  Operatori Sanitari. Per l’occasione saranno presentati tre progetti concreti di accesso alle cure e riabilitazione nei Paesi poveri. Il simposio si svolgerà dal 9 al 10 giugno all’Istituto patristico Augustinianum di Roma in preparazione del giubileo degli ammalati e dei disabili che Il Papa celebrerà domenica prossima in piazza san Pietro. Il servizio di Paolo Ondarza:

Una periferia che necessita prossimità. Volgarmente conosciuta come lebbra, il morbo di Hansen questo il corretto termine rispettoso della dignità della persone che ne sono affette, è al centro di un importante Simposio internazionale che vedrà riuniti 230 esperti da 45 Paesi dei cinque continenti. Si cercherà di condividere esperienze e fare rete per rispondere alla triplice sfida: ridurre la malattia, assistere  malati e famiglie, reintegrarli nella società. L’hanseniasi, benché oggi curabile con una spesa minima, continua a colpire circa 200mila persone ogni anno, specialmente nelle zone più povere del mondo, Brasile e India in testa, dove spesso  l’accesso alle cure è impossibile. Va promossa la prevenzione, la cura, ma anche il reinserimento sociale di quanti fanno esperienza della malattia e divengono vittime di stereotipi causati dall’ignoranza che provoca un vero e proprio stigma sociale. Mons, Jean-Marie Mupendawatu, segretario del Pontificio Consiglio degli Operatori Sanitari:

“Ancora oggi, purtroppo, chi ne è guarito ma è ormai segnato fisicamente da questo male viene emarginato, si vede negati il lavoro, la vita sociale e, nel caso dei più giovani, la scolarizzazione o qualsiasi altra occasione formativa”.

Significativa in tal senso sarà la coraggiosa testimonianza di 20 persone risanate: racconteranno l’esclusione vissuta talvolta anche in famiglia. Padre Augusto Chendi. sottosegretario del Pontificio Consiglio per gli Operatori Sanitari:

“I pregiudizi per il reinserimento di coloro che guariscono sono molto forti. Infatti, i danni ai nervi, senza una terapia riabilitativa, continuano a produrre disabilità e deformità anche dopo la guarigione”.

Yōhei Sasakawa ha raccontato l’impegno quarantennale della Fondazione Nippon da lui presieduta che ha contribuito a diffondere gratuitamente negli anni novanta la terapia del morbo di Hansen favorendo la cura di circa 7 milioni di malati. L’obbiettivo è ridurre il numero a zero. Costante in tal senso l’opera della Fondazione Raul Follerau che attraverso il medico Roch Christian Johnson ha anche annunciato l’avvio al termine del simposio di un progetto per la diagnosi precoce e la gestione della lebbra in un distretto del Mali.

Nel segno della concretezza anche l’opera del Sovrano Militare Ordine di Malta  che promuoverà per l’occasione un progetto in Cambogia. L’approccio è olistico – spiega il capo gabinetto Ivo Graziani – ovvero a 360 gradi: quindi non solo medico ma attento alla riabilitazione socio economica del paziente. Cruciale sarà la cura pastorale. Il connubio lebbra misericordia sarà al centro dell’intervento del card. Robert Sarah, prefetto della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti. Previsto inoltre un momento di dialogo interreligioso con ebraismo, islam, induismo e buddismo.








All the contents on this site are copyrighted ©.