“Uniti per la giustizia”: si intitola così la campagna lanciata da numerosi enti della Chiesa cattolica in Spagna e dedicata alla salvaguardia del Creato. Lo slogan dell’iniziativa è “Se si cura il pianeta, si combatte la povertà”; a promuoverla, nello specifico, sono la Caritas, la Conferenza spagnola dei religiosi (Confer), la Commissione Giustizia e pace, l’organismo caritativo Manos Unidas ed altri enti che si adoperano per la solidarietà e lo sviluppo sociale.
Occorre ecologia umana autentica
Punto di riferimento della campagna – informa una nota – è l’enciclica “Laudato si’
sulla cura della casa comune” di Papa Francesco: tale documento, infatti, da una parte
“invita a riflettere ed a partecipare ad un’autentica ecologia umana, perché non esistono
due crisi separate, una ambientale ed una sociale, bensì un’unica e complessa crisi
socio-ambientale”. Dall’altra parte, l’enciclica lancia un appello a “rispondere alla
grande sfida della crisi economica che minaccia attualmente il pianeta e l’umanità
e della quale i poveri sono le principali vittime”.
Costruire un pianeta abitabile per tutti
“La campagna – prosegue la nota – si articolerà nell’arco di due anni, mirando a due
obiettivi principali: sensibilizzare la società sulle conseguenze che l’attuale modello
di sviluppo e stile di vita ha sul pianeta e, in particolare, sulla vita delle persone
più vulnerabili”. Il secondo obiettivo, invece, è quello di “portare un cambiamento
nello stile di vita personale e comunitario, e nelle decisioni politiche, così da
contribuire alla costruzione di una società attenta e di un pianeta abitabile da tutti,
pensando non solo al presente, ma anche al domani ed alle generazioni future”.
Un decalogo di sfide da affrontare entro il 2018
In quest’ottica, i promotori hanno pensato ad un “Decalogo” che riassuma le principali
sfide che verranno affrontate, una ogni due mesi, attraverso la riflessione, la preghiera,
la testimonianza e l’impegno nei confronti dei più bisognosi. I dieci punti in agenda
sono: sostenere la causa dei poveri (settembre-ottobre 2016); riscoprire il valore
della semplicità nella vita (novembre-dicembre 2016); apprezzare l'importanza del
comportamento di tutti i giorni (gennaio-febbraio 2017); apprezzare la diversità del
nostro mondo (marzo-aprile 2017); incoraggiare la conversione personale, comunitaria
ed ecclesiale (maggio-giugno 2017); prendere le decisioni necessarie, anche se sono
costose (luglio-agosto 2017); non sottomettere le nostre azioni agli interessi economici
(settembre-ottobre. 2017); immergersi nella tradizione spirituale (novembre-dicembre
2018); guardare alla scienza (gennaio-febbraio 2018); superare i paradigmi tecnocratici
(marzo-aprile 2018).
Economia basata su crescita dei consumi viola diritti persone più vulnerabili
I promotori dell’iniziativa sottolineano, inoltre, che “il modello di sviluppo economico
basato sulla crescita dei consumi è insostenibile con il ritmo e la capacità del pianeta.
Esso genera anche la disuguaglianza sociale e viola i diritti delle persone più vulnerabili,
in particolare nei Paesi meno sviluppati che patiscono la lotta globale per le risorse
naturali, ritenute strategiche”.
Attuare obiettivi di sviluppo sostenibile
Tra le attività stabilite nell’ambito della campagna, c’è la volontà di sviluppare
il dialogo con gli attori politici ed amministrativi per garantire l'effettiva attuazione
degli Obiettivi di sviluppo sostenibile a livello nazionale ed internazionale. Un’ulteriore
priorità sarà rappresentata dalla tutela dei diritti umani nel mondo economico, a
salvaguardia delle comunità più vulnerabili, come le popolazioni amazzoniche. (A
cura di Isabella Piro)
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