2016-06-12 11:08:00

A Monreale, beatificazione di Maria di Gesù Santocanale


Nella cattedrale di Monreale, sarà beatificata nel pomeriggio Maria di Gesù Santocanale, fondatrice delle suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes. Il Papa l'ha ricordata all'Angelus, assieme all'altro nuovo Beato della Chiesa, Giacomo Abbondo. A presiedere la celebrazione eucaristica nella località siciliana, in rappresentanza di Papa Francesco, il cardinale Angelo Amato, prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi. A concelebrare, tutti i vescovi della regione e provenienti anche da Brasile, Albania, Messico e Madagascar, Paesi in cui sono presenti le case religiose delle Cappuccine. Il servizio di Marina Tomarro:

"Signora Madre": era chiamata così Maria di Gesù Santocanale, sottolineando sia la nobiltà della sua santità, in armonia con la nascita aristocratica, sia la maternità del suo atteggiamento accogliente e benevolo, proprio di una discepola di Cristo. Al secolo Carolina Concetta Angela, nacque a Palermo il 2 ottobre 1852 in una ricca famiglia dell'alta borghesia e ricevette una istruzione di grado superiore. Visse la sua fanciullezza in un clima turbato dai radicali cambiamenti sociali e politici del suo tempo. Molto attiva in parrocchia, nel 1887 si trasferì a Cinisi, dove diede inizio a un intenso apostolato con l'insegnamento del catechismo e l'attività caritativa. Nello stesso anno, vestì l'abito di terziaria francescana cappuccina, prendendo il nome di Suor Maria di Gesù. La riflessione del cardinale Angelo Amato:

R. - Numerosi laici e religiosi danno testimonianze lusinghiere della luce evangelica emanata dalla Beata Maria di Gesù, anima veramente privilegiata. Non solo i laici ma anche i sacerdoti manifestavano la stima e la devozione nei suoi confronti, baciandole la mano. Era una donna di preghiera. Quando non si sentiva osservata, si avvicinava alla porticina del tabernacolo e bussava, per implorare da Gesù le grazie per superare le immancabili afflizioni quotidiane. Questo suo spirito di fede si manifestava con una speciale devozione alla Madonna del Rosario.

Lo scopo dell'istituzione da lei fondata, le suore Cappuccine dell’Immacolata di Lourdes, era quello di impartire l'istruzione ai fanciulli e di assicurare l'assistenza ai poveri e agli ammalati, anche a domicilio. Numerose sono le testimonianze di come si occupasse dell’educazione dei giovani, spiegando la Bibbia con aneddoti, per tenere viva la loro attenzione. Proprio per questa sua opera di apostolato, veniva chiamata “Don Bosco in gonnella”. Seguiva in modo particolare i ragazzi che mostravano segni di vocazione e ai quali riservava lezioni speciali sulla preghiera e sul servizio liturgico. Ancora la riflessione del cardinale Amato:

R. -  Alle suore diceva spesso che nell'amore di Dio non basta camminare, bisogna volare. Ed ella spiccava su tutti per i suoi mille gesti di bontà, accoglienza, magnanimità, sopportazione.








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