“Per quanto mi riguarda, in base a ciò che ho detto e ho vissuto, voterò per rimanere”. È la dichiarazione di voto dell’arcivescovo di Canterbury, Justin Welby, leader spirituale della Comunione anglicana, al Referendum del 23 giugno che decreterà la permanenza o la fuoriuscita dell’Inghilterra dall’Unione europea. In un articolo pubblicato ieri sulla prima pagina del Mail on Sunday e ripreso dall'agenzia Sir, Welby scrive che con il referendum del 23 giugno il popolo inglese sarà chiamato a fare una scelta che “cambierà la vita di tutti noi e delle future generazioni”.
Per l'arcivescovo Welby l'economia non è tutto
“Questo referendum – ha quindi aggiunto – mi sembra importante perché sta chiedendo
agli inglesi che tipo di Nazione vogliamo essere per noi stessi e per il mondo”. “L’economia
è estremamente importante, lo è anche la migrazione, ma non sono tutto, in quanto
sono i segni dei valori che abbiamo”. Nel precisare che non c’è un’indicazione ufficiale
da parte della Chiesa su come votare, Welby nel suo articolo ha ripercorso la storia
dell’Unione Europea e la sua mission più importante nell’immediato dopoguerra: favorire
la pace e la riconciliazione per “essere costruttori di ponti e non di barriere”.
(R.P.)
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