2016-06-13 16:47:00

Catechesi disabili, suor Donatello: sono risorsa, non peso


“La persona con disabilità è una risorsa per la comunità, non è un peso”. Ne è convinta suor Veronica Amata Donatello, responsabile del settore ‘catechesi persone disabili’ dell'Ufficio Catechistico Nazionale della Cei. Ancora emozionata per l’udienza con Papa Francesco che il 12 giugno in Aula Paolo VI ha chiuso il Convegno Cei per il 25° del settore, sr. Veronica si racconta e commenta quell’incontro ai nostri microfoni

"Per tutti o per nessuno"

“Accogliere tutti, ascoltare tutti, è questo che ci ha ricordato il Papa. Le persone con disabilità esistono ogni giorno, e non solo in occasione degli eventi a loro dedicati. Perciò, come cristiani, siamo chiamati a farci carico di loro, sia per quanto riguarda la preparazione ai sacramenti, che per l’iniziazione cristiana o attraverso iniziative come gli oratori inclusivi, l’aiuto alle coppie che hanno figli con disabilità, l’animazione del tempo libero, la partecipazione alle Giornate mondiali della gioventù”.

Il gusto dell'altro

“In questi 25 anni – spiega sr Veronica - il cammino che abbiamo fatto con il nostro settore è stato quello di vivere la presenza della persona con disabilità come un dono. In virtù del battesimo – come disse Benedetto XVI – le persone disabili sono evangelizzatori con noi nella comunità”. “Quello che conta davvero è far venire ‘il gusto dell’altro’, il gusto del proprio fratello. L’importante è stabilire una relazione: guardare all’altro non a partire dal suo limite ma per quello che è come persona, un battezzato come me che dà quello che può, così come faccio io”.

Basta con le frasi fatte!

“Come ha ricordato Papa Francesco – prosegue suor Donatello - chiunque di noi se è guardato con amore si apre. Francesco ci ha ricordato anche l’importanza dell’‘apostolato dell’orecchio’. Spesso, quando siamo davanti alla disabilità, alla diversità, alla malattia, abbiamo talmente paura – perché ci rimanda al nostro limite – che usiamo quelle frasi pronte, quelle frasi fatte -  ‘Gesù ti ama’, ‘Dio ti ha dato questa croce perché tu possa portarla’ – e invece sarebbe più importante ascoltare. Ma ‘ascolti’ solo se guardi all’altro come persona e se lo ami per quello che è, come noi vogliamo essere amati per quello che siamo. Il Papa ha saputo dirci le cose ordinarie con un gusto straordinario”. 








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