2016-06-13 15:00:00

Irlanda: pellegrinaggio a piedi a Roma per pace e riconciliazione


20 km a piedi per Roma, visitando sette Basiliche: questo il pellegrinaggio che compiranno, da domani al 17 giugno, i fedeli irlandesi, in occasione del Giubileo straordinario della misericordia. Guidati dall’arcivescovo di Armagh, mons. Eamon Martin, i pellegrini si porranno in cammino con un’intenzione di preghiera speciale: “Per la pace e la riconciliazione, attraverso l’intercessione di Sant’Oliviero Plunkett”, vescovo e martire irlandese. In particolare, si invocherà la misericordia di Dio per l'Irlanda, l’Europa e per tutto il mondo.

Creare una cultura della vita
Il pellegrinaggio, che avrà inizio da Piazza San Pietro, prevede anche il passaggio della Porta Santa della Basilica Vaticana e delle altre tre Basiliche papali: San Giovanni in Laterano, San Paolo fuori le Mura e Santa Maria Maggiore. “Rendiamo grazie a Dio per i grandi progressi, compiuti in Irlanda, verso la pace e la riconciliazione – sottolinea in una nota mons. Martin – Tuttavia, a causa della criminalità dilagante, della malavita, della continua minaccia della violenza paramilitare, della povertà e dei senza tetto, ci rendiamo contro che c’è ancora molto da fare per creare una cultura della vita e la prosperità in Irlanda”.

Preghiere per i cristiani perseguitati
“In questo momento – sottolinea il presule – il mondo ha bisogno delle nostre preghiere e siamo consapevoli di quanto esso abbia bisogno di vedere il volto della misericordia di Dio”. La misericordia, infatti – ribadisce mons. Martin – “oggi è necessaria più che mai, soprattutto a fronte della fame sempre più diffusa, delle ingiustizie, delle guerre, delle discriminazioni e delle violenze in tante parti del mondo”. Non solo: il presule chiede preghiere anche “per tutti i cristiani perseguitati, oggi, nel mondo”.

Europa non dimentichi le radici cristiane
Gli fa eco Tommy Burns, organizzatore del pellegrinaggio, che sottolinea: “Mentre l’Europa, oggi, può sembrare vivere in pace, l’Ucraina sta vivendo una storia diversa. A volte, sembra che il continente soffra di una perdita collettiva di memoria, tanto che molti paiono aver dimenticato l’importante tesoro dell’eredità cristiana”. In tale contesto, Burns cita “gli atti scioccanti di terrorismo” e la difficoltà dell’Europa “nell’accettare le sue responsabilità umanitarie nei confronti dei tanti rifugiati” che premono ai suoi confini.

Sant’Oliviero Plunkett
Vissuto nel XVII secolo, Sant’Oliviero Plunkett studiò a Roma presso il Collegio irlandese e insegnò per 12 anni all'Urbaniana. Fu ordinato prete nella cappella dell'Ateneo missionario da un vescovo irlandese in esilio per la persecuzione di Cromwell. Quando quest'ultimo morì, si aprì un periodo tranquillo per la Chiesa. Oliviero tornò in patria come arcivescovo di Armagh per riorganizzare la comunità. Ripresa la persecuzione, si rifugiò sui monti per sfuggire all'esilio. Accusato di un inesistente “complotto cattolico”, fu condannato a morte e giustiziato nel 1681. È stato canonizzato dal Beato Paolo VI nel 1975. (A cura di Isabella Piro)








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