2016-06-14 07:38:00

Parigi. Ucciso killer di un agente. L'Is: era uno di noi


L’ombra del terrorismo anche sull’uccisione ieri a Parigi di una coppia di poliziotti per mano di un uomo che si sarebbe proclamato appartenente al sedicente Stato islamico prima di essere ucciso in un blitz dalla polizia. Intanto negli Stati Uniti emergono nuovi particolari sulla strage di Orlando, nella quale un americano di origine afghana ha ucciso 49 persone. Dopodomani, il presidente Obama sarà in visita nella città. Alessandro De Carolis:

“Era un combattente dell'Isis”. C’è di nuovo la “firma” più temuta anche sull’ennesimo fatto di sangue di Parigi, l’uccisione di un funzionario di polizia e della sua compagna a Magnanville, nella banlieu della capitale francese. Verso le 20.40 di ieri si consuma l’alterco tra il poliziotto e il suo omicida che lo fredda a coltellate, si barrica in casa della vittima, dove c’è la donna e un bimbo di tre anni, e tiene testa alle forze di sicurezza che circondano la zona fino al blitz, verso le due di notte, che pone fine al sequestro. Il killer viene ucciso, la donna trovata morta, il bimbo tratto in salvo. La rivendicazione del gesto è arrivata a tarda notte attraverso l'Amaq, l'agenzia di stampa del Califfato. E sull’affiliazione al jihadismo di marca statunitense si indaga anche a Orlando, negli Usa. Emerge che Omar Mateen, il killer autore del massacro, era stato visto più volte nel club gay dove ha ucciso 49 persone, ferendone altre 50, inoltre era stato due volte in Arabia e frequentava la stessa moschea di al-Amriky, il primo kamikaze Usa in Siria. Tra polemiche politiche e schermaglie pre-elettorali, il Paese adesso piange le vittime. La Casa Bianca ha fatto sapere che dopodomani il presidente Obama sarà ad Orlando per stringersi alle famiglie delle vittime.








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