2016-06-16 13:57:00

Assisi: torna il Crocifisso a San Damiano. Gioia tra i frati


“La realizzazione di un sogno straordinario”, così i Frati minori dell’Umbria definiscono il ritorno temporaneo del Crocifisso di San Damiano nel suo luogo naturale, l’omonima chiesa. Fino al 19 giugno i pellegrini potranno pregare di fronte alla celebre icona. L’immagine del Cristo, solitamente conservata nella Basilica di Santa Chiara ad Assisi, nel XIII secolo rivolse al Poverello di Dio, secondo la tradizione l’invito: “Francesco va’ e ripara la mia casa”. Eugenio Murrali ha intervistato fra Andrea Dòvio, della comunità di San Damiano:

R. – Il senso è cogliere l’invito che Papa Francesco ha espresso nella bolla “Misericordiae Vultus”: di fissare lo sguardo sul volto di misericordia di Gesù e farlo in un modo francescano e clariano. Il crocifisso ha parlato al giovane Francesco che, diremmo, era in discernimento vocazionale e, in questo incontro, Francesco ha trovato una risposta alle domande più profonde del suo cuore, insieme San Damiano è il luogo in cui davanti al crocifisso hanno pregato per più di 40 anni Chiara con le sue prime compagne. Il desiderio è di valorizzare il santuario di San Damiano e il Crocifisso riportandoli insieme in questo connubio originario e offrire l’opportunità, anche se solo per qualche giorno, a tanti pellegrini di rinnovare l’esperienza di Francesco e di Chiara, un’esperienza che è un incontro personale di amore con il Cristo vivo, il Cristo risorto, che ha una parola da dirci.

D. – Quali sono stati gli eventi per accogliere il Crocifisso a San Damiano?

R. – Ci sono stati preparativi per alcuni mesi. L’idea è stata concepita dalla fraternità di San Damiano e dalla comunità delle Clarisse del Protomonastero. Il Crocifisso è stato calato dalla sua posizione attuale, la cappella di San Giorgio, nella basilica di Santa Chiara, riposto in una struttura lignea, trasportato qui a San Damiano e rimontato all’interno della Chiesa, in una posizione elevata, sopra l’altare, come presumiamo che fosse all’epoca. Ieri è stato un momento forte, emozionante: vedere aprirsi qui a San Damiano la cassa lignea e poter vedere da vicino il crocifisso con questo volto così noto, così amato. Una volta fatto questo c’è stata una piccola celebrazione d’apertura, guidata dal nostro Ministro provinciale.

D. – Nei prossimo giorni quali percorsi spirituali aspettano i pellegrini di fronte al Crocifisso?

R. – Confidiamo, anzitutto, nella capacità che questa icona ha di parlare. E’ anche il simbolo, insieme alla Madonna di Loreto, della Giornata Mondiale della Gioventù per l’Italia. Abbiamo, quindi, privilegiato la possibilità di una preghiera personale, permettendo l’accesso alla Chiesa, alla contemplazione del crocifisso continuativamente dalle 6.30 del mattino fino alle 11.00 di sera. Gli appuntamenti di preghiera comunitaria sono: al mattino, la preghiera delle lodi e della Messa; alla sera, un percorso catechetico, nel contesto della celebrazione dei Vespri, in cui saremo aiutati a meditare sull’invito di Gesù alla sequela.

D. – Quali sono state le risposte dei pellegrini?

R. – L’atmosfera è stata particolarmente festosa sia al momento dell’arrivo della reliquia sia poi in occasione della celebrazione eucaristica delle 18.30, presieduta da mons. Comastri. Molti sono entusiasti, perché comprendono che è un’occasione unica e una grande opportunità. Hanno quindi aderito con gioia all’invito a partecipare alle celebrazioni o anche a trattenersi in preghiera nel corso della giornata.

D. – Il Crocifisso è anche un percorso didattico: i colori hanno un loro significato. E’ un viaggio simbolico anche per i pellegrini?

R. – Questo forse è più difficile da cogliere per la cultura del nostro tempo. Per aiutare le persone, prima della traslazione, domenica, abbiamo invitato la prof.ssa  Milvia Bollati dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano a illustrarci proprio gli aspetti storici, artistici e iconografici dell’opera.

D. – C’era stato un precedente nel 1953…

R. – Era un precedente parziale, nel senso che nel 1953, probabilmente per la prima volta, il Crocifisso era uscito da Santa Chiara ed era uscito per una peregrinatio per le vie di Assisi, in cui erano stati toccati diversi punti importanti della città: partendo da Santa Chiara, arrivando a Piazza del Comune e passando, giusto per qualche minuto, sulla piazzetta di San Damiano. Il Crocifisso, però, non era rientrato in chiesa e, soprattutto, non era stato esposto all’interno della chiesa per un tempo prolungato per la preghiera delle persone.








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