Rievocazioni storiche, spettacoli di fuoco, musici, giullari e ricette rinascimentali
da gustare nelle caratteristiche taverne. Il tutto animato dall’accesa rivalità fra
i Sesti, le sei contrade che compongono Leonessa, il borgo nel reatino
fondato nel 1278 da Carlo d’Angiò. Dal 24 al 29
giugno il paese apre le sue porte per la ventesima edizione dell’era moderna del “Palio
del Velluto”, una tradizione che affonda le sue radici nel lontano 1464 e
che per 114 anni stimolò a tal punto l’antagonismo fra gli abitanti del posto da costringere
Margherita d’Austria – la figlia di Carlo V a cui la manifestazione
è dedicata – a sospenderlo. Leonessa è una sorta di piccola Siena nel cuore del Lazio
che ogni anno in cui ogni anno torna l’appassionata competizione per la conquista
del Palio. Così anche quest’anno i Sesti di Corno, Forcamelone, Poggio, Croce, Terzone
e Torre si sfideranno nei caratteristici giochi della “palla grossa”, della “gara
del pane” e della “giostra del velluto” per la conquista dell’antico stendardo che
per un anno intero sarà esibito dalla contrada vincitrice.
Leonessa ha un impianto urbanistico di origine medievale e ha mantenuto
intatti monumenti di grande interesse. E’ il caso della Fontana Farnesiana,
risalente al XVI Secolo, o ancora della Chiesa di Santa Maria della Visitazione,
con la sua splendida cappella affrescata, e di quella di San Matteo. Situata a mille
metri di altitudine, in un’ampia conca all’interno degli Appennini al confine tra
Lazio, Umbria e Abruzzo, Leonessa offre inoltre agli appassionati delle gite all’aria
aperta la possibilità di effettuare splendide escursioni nel complesso del Terminillo.
Per parlare di tutto ciò e altro ancora, ai nostri microfoni, il sindaco di Leonessa,
Paolo Trancassini.
All the contents on this site are copyrighted ©. |