2016-06-17 18:04:00

I bambini, la speranza futura dello Zimbabwe



La puntata di oggi di Magari. Il mondo com’è e come potrebbe essere ci porta nella Repubblica dello Zimbabwe, paese dell’Africa australe di poco più di 14 milioni di abitanti, senza sbocchi sul mare che confina a nord con lo Zambia, a est col Mozambico, a sud col Sudafrica e a ovest col  Botswana e con la Namibia. 

Dal passato, ma anche dal presente controverso, lo Zimbabwe soffre negli ultimi mesi una grave crisi monetaria e di liquidità,  con un tasso altissimo di disoccupazione. Sono molti gli elementi d’inquietudine e d’incertezza sul futuro politico di un paese guidato fin dal 1987 da Robert Mugabe, oggi novantaduenne. Le prossime elezioni sono attese per il 2017.

E’ il paese, che insieme allo Zambia, condivide una delle meraviglie del mondo, le magnifiche Cascate Vittoria sul fiume Zambesi e che offre una moltitudine di punti d’interesse paesaggistici, culturali e faunistici. La popolazione, le cui due etnie principali sono quelle degli shona e degli ndebele, nonostante le prolungate difficoltà e  sofferenze  ha dimostrato un elevato grado di tolleranza che si unisce ad un importante livello qualitativo d’istruzione.

Ed è proprio di educazione che parliamo  quest’oggi, con un focus sulla realtà di Chegutu, una località a un centinaio di chilometri a sud-ovest della capitale Harare. A  Chegutu operano le Maestre Pie dell’Addolorata, congregazione fondata nel 1839 a Rimini da Suor Elisabetta Renzi, beatificata nel 1989 da San Giovanni Paolo II. Congregazione  che oggi è presente, oltre che in Zimbabwe anche in Italia, Louisiana (USA), Messico, Brasile e Bangladesh. Oltre che della scuola di Chegutu, o più precisamente di Kaguvi, paleremo anche della casa  famiglia - ben più di un orfanotrofio - che le suore della congregazione gestiscono a Mhondoro, circa 115 chilometri più ad est.

Tra coloro che hanno reso e rendono possibile l’attività delle suore, di grande importanza è l’apporto della Fondazione Ruggero Hilbe di Bologna, il cui presidente, il medico bolognese Giandomenico Colonna ha una lunga esperienza in campo umanitario, in particolare in Ruanda, dove si trovava al momento del genocidio, nell’aprile del 1994. Torneremo a parlare in un’altra puntata della Fondazione Ruggero Hilbe, ma intanto ascoltiamo la testimonianza, raccolta proprio a Chegutu, in occasione di un mio recente viaggio in Zimbabwe, di Suor Aurelia Rodrigues, delle Maestre Pie dell’Addolorata. Brasiliana d’origine e con un periodo importante passato anche in Italia, suor Aurelia sente ormai lo Zimbabwe come casa sua. E, in conclusione, spazio alle note di Kudakwashe, The Love of God, l’Amore di Dio, una canzone di gioia che risuona nelle messe e nelle celebrazioni di Chegutu
 








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